Columbus (a volte indicato anche come Columbus Orbital Facility o COF) è un modulo di ricerca scientifica sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea, realizzato in Italia per la Stazione spaziale internazionale.

Il modulo è stato lanciato dal Kennedy Space Center il 7 febbraio 2008 dallo Space Shuttle Atlantis, con il volo STS-122 ed è uno dei quattro laboratori scientifici presenti sulla Stazione, insieme al giapponese Kibo, allo statunitense Destiny e al Russian Research Module.

Come i moduli Harmony e Tranquillity, Columbus è stato costruito in Italia, a Torino, da Alenia Spazio (oggi Thales Alenia Space). L’equipaggiamento funzionale e i software sono stati invece sviluppati da Eads, a Brema, in Germania.

Il laboratorio ha una struttura pressurizzata pressoché cilindrica, con un esterno di circa 4,5 metri e una lunghezza di circa 8 metri, che consente al proprio interno l'alloggiamento di rack standard (International Standard Payload Rack o ISPR) per esperimenti scientifici in condizioni di microgravità. L’Italia in misura del 19% alla sua utilizzazione.

Columbus è la struttura di ricerca principale per gli esperimenti scientifici Europei a bordo della ISS. Columbus offre un laboratorio generico e strutture appositamente progettate per la biologia, la ricerca biomedica e per lo studio della fisica dei fluidi. Diverse posizioni di montaggio sono poste all'esterno del modulo e che forniscono alimentazione e dati per esperimenti esterni come la European Technology Exposure Facility (EuTEF), il Solar Monitoring Observatory, il Materials International Space Station Experiment, e l'Atomic Clock Ensemble in Space. Un certo numero di espansioni sono previste per lo studio della fisica quantistica e la cosmologia.

Il progetto iniziale risale ai primi anni Ottanta e prevedeva un laboratorio orbitante autonomo in configurazione free flyer, ovvero non agganciato ad alcuna infrastruttura spaziale; la messa in orbita sarebbe dovuta avvenire nel 1992, cinquecentenario della scoperta dell'America, da cui il nome Columbus, ispirato a Cristoforo Colombo. Il progetto si è poi evoluto con alterne vicende fino ad essere inserito all'interno del programma ISS.

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VENERDÌ 05 LUGLIO 2024

Conclusa la 2 edizione del workshop “L’impegno Italiano nel settore dei CubeSat: tecnologie e missioni future” ‣

Si è conclusa con successo la seconda edizione del Workshop “L’impegno Italiano nel settore dei CubeSat: tecnologie e missioni future”, organizzato dalle Unità Micro e Nanosatelliti e Tecnologie dell’Agenzia Spaziale Italiana, confermandosi come un evento importante per l'intera comunità nazionale. Ampia la partecipazione, con esperti provenienti da università, istituti di ricerca, aziende e istituzioni, che hanno condiviso le loro competenze e idee in un clima di collaborazione e entusiasmo. Particolarmente apprezzati gli interventi del Direttore Generale dell’ASI, Luca Vincenzo Maria Salamone, del Comandante del Comando delle Operazioni Spaziali dello Stato Maggiore Difesa, Generale Luca Monaco, e del Responsabile dell’Unità “Cubesat Systems” dell’Agenzia Spaziale Europea, Roger Walker. Durante il workshop, i partecipanti hanno avuto l'opportunità di approfondire vari aspetti legati ai CubeSat, dallo sviluppo delle missioni e delle relative tecnologie abilitanti fino alle sfide operative e alle potenzialità future. Accanto alle sessioni di presentazione sono state molto apprezzate anche l’area espositiva allestita per l’occasione e l’opportunità offerta per incontri B2B. Questo scambio di conoscenze ha rafforzato la consapevolezza del ruolo strategico dell’Agenzia nel promuovere la leadership europea della filiera italiana nel settore dei CubeSat. La buona riuscita del workshop è testimoniata non solo dall'alto numero di partecipanti, ma anche dai numerosi feedback positivi ricevuti dal comitato organizzatore che sottolineano l'importanza di iniziative come questa per favorire l'innovazione e la crescita della comunità scientifica e tecnologica nazionale. Elenco delle presentazioni