Negli ultimi anni si è assisto a un cambio di visione nei confronti dello Spazio: da settore associato alla tecnologia, alla scienza e ricerca, al prestigio geopolitico e all’avanzamento della conoscenza dell’uomo, si è cominciato a prendere consapevolezza che esso è anche un importante elemento di impulso per il Sistema Economico di qualsiasi Paese.
Stiamo vivendo un significativo cambiamento del Settore Spazio, che è oggi protagonista di una crescita senza precedenti dovuta a una moltitudine di fattori che ne stanno contestualmente modificando le caratteristiche tradizionali, portando verso la definizione di quella che oggi consideriamo la New Space Economy, ovvero la nuova economia dello spazio
In passato, infatti, lo Spazio era un settore a tipica trazione pubblica, mentre oggi stiamo assistendo a un sempre maggior coinvolgimento di investitori privati, in considerazione delle crescenti opportunità di business generate dalla spinta verso la commercializzazione del settore. Lo Spazio è una nuova frontiera economica che coinvolge partner sempre più consapevoli delle sue potenzialità di crescita future.
Si è infatti diffuso un maggiore interesse verso il settore anche sulla base dell’avanzamento tecnologico, delle nuove possibili applicazioni e del proliferare di nuove idee imprenditoriali. L’esponenziale crescita di start-up e il consolidamento di una moltitudine di PMI innovative, in alternativa a un settore economico da sempre dominato da pochi grandi attori, spingono verso l’affermazione di nuovi modelli di business, ad esempio operatori integrati verticalmente che si fondono all’insieme di nuove tecnologie dirompenti (si pensi all’Intelligenza Artificiale o al Quantum Computing, o anche la produzione agile e snella di microsatelliti).
Tutti questi elementi hanno portato alla definizione di un nuovo settore che prende appunto il nome di “New Space Economy”, caratterizzato da un crescente utilizzo di partnership pubblico-private (PPP) e da una domanda commerciale sempre più massiccia , drivers che stanno cambiando radicalmente il modello tradizionale basato sulla collaborazione internazionale multilaterale delle Agenzie spaziali, come l’Agenzia Spaziale Italiana. Questo insieme di fattori di cambiamento impone alle Agenzie e agli Enti che si occupano di spazio, un’analisi nel rimodellare le procedure di procurement e aggiornare gradualmente i propri processi e ambiti di azione, con l'obiettivo di potenziare le aziende e le PMI attraverso strumenti finanziari innovativi e partenariati pubblico-privati.
Altro elemento chiave è quello di favorire l’accesso alle opportunità della Space economy anche alle realtà non classificate come operanti in ambito Spazio: i nuovi sviluppi di questo settore aprono nuove possibilità al coinvolgimento di diversi comparti, favorendo l'innovazione e la crescita economica. Garantire l'integrazione di tecnologie spaziali avanzate nei processi attuali abiliterà le imprese non-space a ottimizzare le proprie operazioni, migliorando la gestione delle risorse e potenziando l'innovazione nei modelli di business. Questo approccio trasversale non si limita ad aumentare la competitività e la resilienza aziendale nei mercati globali, ma ne accelera la trasformazione digitale, promuovendo un'adozione più sostenibile ed efficiente delle tecnologie emergenti.
Parallelamente, promuovere la sostenibilità della Space economy è indispensabile anche in questo specifico campo, che deve promuovere tecnologie e pratiche sostenibili, garantendo una crescita inclusiva e responsabile a lungo termine. Il settore dovrà essere supportato soprattutto nell’ambito della riduzione dei detriti, dello sviluppo di energie rinnovabili nello spazio e dell’In-orbit servicing, creando le condizioni per lo sviluppo di una Space economy circolare.
Si tratta di una serie di elementi cruciali che l’Agenzia Spaziale Italiana considera centrali per le proprie strategie di Space Economy, parallelamente e congiuntamente a tutte le altre attività portate avanti con successo sin dal 1988.
La New Space Economy sta quindi trasformando radicalmente l’industria spaziale, che si sta orientando verso nuovi schemi di finanziamento, nuove tecnologie, nuovo assetto geopolitico, nuovi protagonisti privati e anche nuove collaborazioni considerate non convenzionali. Si pensi alla tuta spaziale che verrà indossata dalla prossima astronauta che poserà piede sulla Luna sviluppata congiuntamente da Prada e Axiom Space. In questo contesto, dinamico e in evoluzione, ASI sta progressivamente modificando e aggiornando il proprio ruolo, promuovendo e incoraggiando l’imprenditoria innovativa, cercando di costruire un framework normativo favorevole agli investimenti, ma anche cercando di ridurre le barriere tecnologiche all’ingresso dei diversi mercati dell’Economia dello Spazio.
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Le attività di ITT si possono sintetizzare principalmente in tre macro-aree: