La missione di esplorazione scientifica effettuerà il rendez-vous con un piccolo asteroide, ad elevata velocità di rotazione e distante ben 150 milioni di chilometri dalla Terra, per caratterizzarne la forma, la massa e la composizione superficiale. M-ARGO opererà come un CubeSat stand-alone, in grado di inserirsi in orbita attorno all’asteroide e comunicare con la Terra senza sfruttare un satellite carrier. Questo consentirà di dimostrare tecnologie e operazioni per CubeSat stand-alone nello spazio profondo, in primis per quanto riguarda la propulsione e le telecomunicazioni, spianando così la strada a future missioni in cui flotte di CubeSat potranno essere inviate a esplorare diversi asteroidi di interesse.
M-ARGO verrà realizzata con un singolo CubeSat in fattore di forma 12 U, dotato di un laser altimetro e di una camera multispettrale. Il CubeSat avrà un proprio sistema di propulsione elettrica miniaturizzato, capacità di comunicazione in banda X mediante un’antenna reflectarray e un meccanismo di orientamento dei pannelli solari.
Attraverso il programma ESA/GSTP Fly, l’Italia supporta differenti aspetti di M-ARGO come l’analisi di missione e la navigazione, gli esperimenti di GNC ottica e di radio scienza, e gli sviluppi in corso riguardo il meccanismo di orientamento dei pannelli solari (µSADA), il transponder per le comunicazioni deep space in banda X (C-DST) e la camera multispettrale (CHEIDES).
Il lancio è previsto nel 2026.