Il 16 luglio si è conclusa con successo la Preliminary Requirement Review (PRR) del contratto “EMM – Attività industriali per il laboratorio lunare LAORIE – Fase A0/A” (CUP C53C22000870006; CIG A020D9BF1B) tra ASI e Thales Alenia Space Italia. L’esito positivo della PRR ha formalizzato la conclusione delle attività contrattuali e di quanto previsto nel WP-1330 di EMM, dedicato all'Infrastruttura Lunare nel progetto.
Le attività del contratto si sono concentrate principalmente sulla definizione preliminare dei requisiti del segmento spaziale (infrastruttura lunare) del Lunar Adaptive Outpost for Remote Italian Research (LAORIE), includendo, grazie al coinvolgimento della Altec S.pA. anche aspetti preliminari del segmento terrestre e delle operazioni dell’intero sistema Terra-Luna. Il segmento spaziale di LAORIE avrà il compito di alloggiare e operare i tre payload scientifici selezionati per la missione: i) il “Lunar Electromagnetic Monitor in X-rays” (LEM-X), uno strumento per monitoraggio all-sky nella banda dei raggi X; il “LUNAr optical POLarimetry surveyor” (LUNAPOL), un polarimetro che consentirà la mappatura della polarizzazione interstellare su ampie porzioni di cielo; e iii) il “Lunar Earth Temperature Observatory” (LETO), uno spettro-radiometro a trasformata di Fourier operante nell’infrarosso, sviluppato per il monitoraggio continuo della temperatura di brillanza del disco terrestre.
L’infrastruttura lunare proposta è articolata in tre distinti sottosistemi: il lander, la piattaforma lunare e i payload. Il lander garantirà l’atterraggio sulla Luna e fungerà da struttura portante. per l’infrastruttura durante tutto il corso della missione. La piattaforma fornirà alloggiamento ai payload, garantirà loro l’alimentazione elettrica e il controllo termico per tutta la durata prevista della missione (3 anni) e sarà responsabile delle comunicazioni verso terra. Infine, i tre payload descritti sopra, sviluppati in ambito EMM da INAF e CNR, effettueranno le misure previste per il raggiungimento degli obiettivi scientifici di studio dell’Universo e della Terra.
Le principali sfide tecnologiche in questa fase preliminare di sviluppo sono derivate dalla necessità di assicurare il funzionamento dei payload per tutta la durata della missione. Ciò richiede l’identificazione di soluzioni strategiche per affrontare una serie di sfide ambientali e operative quali lunghi periodi di oscurità, forti escursioni termiche, presenza di polvere lunare e assenza di atmosfera. A queste si sono aggiunti vincoli legati alla logistica di lancio, al trasporto, alla durabilità nel lungo termine e all’impossibilità di manutenzione remota.