Grazie al successo della missione LICIACube e delle sue osservazioni al sistema binario di asteroidi Didymos-Dimorphos, a più di un anno e mezzo dallo storico impatto della sonda DART della NASA contro Dimorphos si continuano ad analizzare i dati ottenuti, con numerose pubblicazioni sui risultati raggiunti.
L’ultimo articolo pubblicato è quello che vede come primo autore Angelo Zinzi, Project Scientist ASI di LICIACube, supportato dall’intero team scientifico, nel quale si dimostra il raggiungimento di uno degli obiettivi della missione LICIACube, ovvero ricostruire attraverso le immagini il lato di Dimorphos che non è stato osservato dalla camera a bordo di DART che aveva un unico angolo di vista di Dimorphos, ovvero quello dell’impatto.
Il lavoro, pubblicato il 25 aprile scorso sulla focus issue di The Planetary Science Journal dedicata proprio ai risultati scientifici successivi all’impatto di DART contro Dimorphos, utilizza un algoritmo semiautomatico di Computer Vision, sviluppato appositamente dal team, che ha permesso di ottenere la forma dell’asteroide ad una risoluzione permessa esclusivamente alle immagini di LICIACube, che, avendo effettuato un flyby di Dimorphos, aveva un punto di visione inedito del sistema binario.
Tramite questo algoritmo è stato possibile identificare in maniera accurata la forma dell’emisfero non illuminato di Dimorphos in quattro diverse immagini acquisite dalla camera RGB LUKE. Unendo le informazioni ottenute con considerazioni di natura geometrica, è stato possibile ottenere una stima della forma tridimensionale dell’oggetto, che è stata confrontata con quanto ottenuto dalle sole osservazioni della camera a bordo di DART.
Sebbene i risultati ottenuti siano in linea con quanto già analizzato e pubblicato in precedenza, ciò che emerge da questo lavoro, da essere ritenuto di grande interesse, è la possibilità di non poter scartare a priori una forma di Dimorphos più simile a quanto originariamente previsto dai modelli e dal confronto con le osservazioni di altri asteroidi binari, a differenza di quanto elaborato con le sole immagini della sonda DART.
"Ciò che risulta rilevante è che oltre al fatto che LICIACube ha raggiunto un altro tra gli obiettivi più importanti della missione, missione fondante per la difesa planetaria, questo lavoro ha permesso di accrescere la conoscenza su questo tipo di asteroidi - ha commentato Angelo Zinzi, di ASI-SSDC, primo autore dello studio - Inoltre, il lavoro pubblicato ha anche reso possibile l’uso di nuove tecniche di analisi di immagini, basate su intelligenza artificiale e Computer Vision, che potranno essere applicate nel futuro in altri contesti di analisi immagini".
L'articolo è disponibile a questo link.
In basso: le quattro immagini di LUKE utilizzate nell’articolo, con evidenziato l’emisfero notturno di Dimorphos, e le ellissi calcolate (Crediti: ASI/NASA)