Lo strumento è stato finanziato e coordinato dall'ASI

23 Maggio 2023

Dopo l’analisi preliminare dei dati dello spettrometro I-FTS, ottenuti nei giorni successivi al lancio dello scorso 11 maggio, possiamo ritenere conclusa l’avventura HEMERA. I-FTS era infatti l’ultimo payload italiano ad essere stato lanciato nell’ambito del suddetto progetto europeo.

La campagna di lancio è stata organizzata ed operata dal Centre National d’Etudes Spatiales (CNES) dalla località di Aire-sur-l’Adour in Francia. Il payload è stato lanciato in mattinata su Sounding Ballon e recuperato nel pomeriggio.

Il progetto HEMERA nasce al fine di migliorare e coordinare le attività scientifiche a mezzo palloni stratosferici e ha lo scopo di creare una piattaforma europea tecnico-scientifica condivisa e interoperabile mediante l’uso di palloni stratosferici. Il progetto è frutto della collaborazione di 13 organizzazioni e il coordinamento è affidato al CNES.

Nell’ambito di tale progetto sono state organizzate due call for proposal al fine di selezionare a livello internazionale i migliori esperimenti scientifici. A tali progetti è stata offerta la possibilità di un volo gratuito da pallone.

Il risultato di entrambe le call ha evidenziato una fervente attività da parte della comunità scientifica italiana, che ha dimostrato di presentare dei progetti di elevato valore scientifico. La comunità italiana, infatti, ha partecipato con il maggior numero di proposte (24) e ha avuto in proporzione il maggior numero di esperimenti selezionati per una percentuale superiore al 50%.

Dettagli sul payload italiano lanciato Giovedì 11 maggio 2023:

I-FTS (Improved Fourier Transform Spectrometer): finanziato e coordinato dall’ASI e il cui responsabile scientifico è Fabio Frassetto del CNR-IFN.

I-FTS è uno spettrometro a trasformata di Fourier statico, che utilizza prismi come elementi disperdenti. La “novità”, realizzata e testata durante il volo di questo strumento, sta nell’aver realizzato tutto l’assieme interferometrico in un unico elemento monolitico, robusto e compatto. Questo ha permesso di realizzare uno strumento particolarmente tollerante alle vibrazioni e conseguentemente è stato possibile costruire tutto lo spettrometro su di una struttura stampata con tecnologia 3D.

Le possibili applicazioni di interesse in ambito spaziale di questo strumento potrebbero essere analisi in-situ di atmosfere planetarie o applicazioni astrofisiche in cui la sorgente da analizzare è debole ed estesa. Nonché la realizzazione di strumenti miniaturizzati per rover o pensati per astronauti.

 

Nelle immagini in basso, alcune fasi del lancio 

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