Avio ha effettuato un test di qualifica del motore Zefiro 9 VT3, l’evoluzione del sistema di propulsione di terzo stadio già in uso sul lanciatore Vega potenziato e appositamente modificato per essere installato a bordo del Vega C in vista del volo inaugurale in programma per il 2021. Il test è stato effettuato questa mattina nell’ambito del programma di mantenimento in condizioni operative del lanciatore Vega, che è ritornato con successo a volare circa un mese fa, mettendo in orbita bassa ben 53 piccoli satelliti, grazie all’innovativo dispenser SSMS (Small Spacecraft Mission Service).
Il motore Zefiro 9 costituisce il terzo stadio del lanciatore Vega e consente allo stadio alto, AVUM, di raggiungere i parametri orbitali necessari prima di rilasciare i paylaod sull’orbita assegnata. La prova di fuoco al banco statico odierna del motore Z9, ha consentito di dimostrare il corretto comportamento in condizioni operative delle nuove tecnologie e di nuovi materia. I risultati del test di fuoco (curve di spinta e di pressione) sono aderenti alle condizioni nominali. Questo conferma l’alta qualità dell’intera catena di produzione, a garanzia dei prossimi voli previsti dal programma di lancio di Vega.
L’Italia è tra i pochi Paesi al mondo a disporre della capacità completa e autonoma di sviluppo e qualifica di motori spaziali e, per questo, la Sardegna gioca un ruolo sempre più centrale nel comparto aerospaziale italiano ed europeo.
«L’Agenzia Spaziale Italiana è molto soddisfatta dei risultati del test, che dimostrano come i finanziamenti pubblici per programmi nazionali e dell’ESA nel settore accesso allo spazio consentano il rafforzamento delle competenze nazionali sia nella ben consolidata propulsione a propellente solido sia in quella innovativa a propellente liquido (ossigeno-metano). Tali attività fanno parte del percorso identificato per rafforzare la capacità nazionale di accesso allo Spazio - ha dichiarato il presidente ASI Giorgio Saccoccia - vorrei, inoltre, sottolineare come il test odierno rappresenti un tassello importante nella realizzazione della roadmap di sviluppo tecnologico (che prevede attività in ambito nazionale ed in ambito ESA attraverso il programma LEAP) identificata dall’ASI nel quadro della strategia nazionale per lo Spazio definita dal Governo. Infatti, la prova di fuoco al banco statico odierna del motore Zefiro 9 del sistema di lancio di satelliti Vega, ha consentito di dimostrare il corretto comportamento in condizioni operative delle nuove tecnologie e dei materiali sviluppati in Italia, grazie alla collaborazione che si è realizzata, con la regia di ASI, tra industria, centri di ricerca e mondo accademico».
Ha concluso la giornata spaziale sarda una visita al cantiere Avio SPTF (Space Propulsion Test Facility) di Perdasdefogu, in provincia di Cagliari, un progetto realizzato con finanziamento da AVIO, MISE ( ministero dello Sviluppo Economico) e Regione Sardegna. All’incontro ha partecipato il Sottosegretario alla Difesa, On. Giulio Calvisi che ha potuto constatarel’avanzamento dei lavori di realizzazione del Banco di prova LRE, destinato ai test per lo sviluppo e la qualifica di motori “green” alimentati a propellenti criogenici, il futuro sostenibile della propulsione spaziale.
Come previsto nel programma presentato a gennaio in Regione Sardegna, la fine dei lavori è confermata entro l’anno, per permettere l’installazione dell’impianto di prova e l’esecuzione del primo test motore. In parallelo, continuano le attività d’ingegneria nella sede operativa centrale AVIO in Sardegna, a Villaputzu in provincia di Cagliari.
«Siamo molto soddisfatti del risultato di questo test poiché la versione VT3 del motore Zefiro 9 contiene nuove tecnologie sviluppate da Avio in collaborazione con i suoi partner, consolidando sempre di più il know how in questo settore strategico per l’Italia- ha affermato Giulio Ranzo, Amministratore Delegato di Avio - La Sardegna, grazie a SPTF, diventa uno dei poli tecnologici spaziali più importanti d’Europa. In Sardegna, con il contributo dell’ASI, dell’industria e delle università italiane si continuerà a sviluppare tecnologia sia per la propulsione solida che per la propulsione liquida a metano, nuova frontiera di performance e compatibilità ambientale da utilizzare per lo stadio superiore di Vega E».