Ha preso il via ieri, a Malindi - presso il Broglio Space Center - il primo corso di formazione spaziale organizzato dall'Agenzia Spaziale Italiana e dall'Agenzia Spaziale Keniana (KSA) con il supporto dell’Ufficio degli Affari Spaziali delle Nazioni Unite (UNOOSA). Il corso, dal titolo “Earth Observation and Remote Sensing, Space Science, Law and Policy”, si svolgerà sino al 13 dicembre 2019 e vede la partecipazione di 13 studenti di dieci Paesi africani.
La cerimonia di apertura si è svolta alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Kenya e Seychelles, Alberto Pieri, e del Vice Comandante della Marina, William Charo Kombe. I lavori sono stati aperti da un saluto in diretta dalla parte del Presidente ASI Giorgio Saccoccia, che ha ricordato la lunga cooperazione spaziale tra Italia e Kenya avviata con la Base San Marco. Tale collaborazione ha permesso di iniziare un percorso formativo dedicato a tutti i Paesi africani, nella convinzione che la tecnologia e le applicazioni spaziali siano uno degli strumenti necessari per lo sviluppo socio-economico del continente africano.
Da Vienna sono arrivate le congratulazioni del Direttore dell’Ufficio degli affari Spaziali delle Nazioni Unite, Simonetta Di Pippo, che ha dichiarato come lo spazio possa fornire all'Africa strumenti in grado di migliorare in modo sostanziale l'elaborazione delle politiche, accelerando lo sviluppo sostenibile in tutto il continente. I giovani partecipanti a questo primo corso faranno parte di questo processo di cambiamento, riportando le competenze acquisite nei loro rispettivi paesi e organizzazioni. Per la KSA, il Direttore Generale, John Njorege Kimani, e per ASI, la Responsabile delle Relazioni Internazionali, Gabriella Arrigo, hanno accolto le autorità e gli allievi. Gli stessi, insiemi ad altri colleghi, nei prossimi giorni, saranno tra i docenti del corso.