IXV (Intermediate eXperimental Vehicle) è un veicolo spaziale sperimentale la cui missione consiste nel verificare la capacità di compiere un rientro atmosferico controllato da una bassa orbita terrestre.
Il veicolo ha una forma conica non convenzionale, di tipo “lifting-body”, caratterizzata da un’elevata aerodinamicità e da una grande manovrabilità. Misura 5 metri di lunghezza, 1.5 metri di altezza, 2.2 metri di larghezza e pesa quasi 2 tonnellate. È provvisto di un sistema di guida, navigazione e controllo ad alte prestazioni che utilizza superfici aerodinamiche mobili, controllate automaticamente, ed è dotato di uno scudo termico in materiale ceramico che protegge la parte inferiore e il “naso” anteriore del veicolo dalle temperature elevate che si sviluppano nella fase in cui il veicolo attraversa l’atmosfera terrestre.
La missione di IXV è partita con il lancio a bordo del vettore europeo Vega l'11 febbraio 2015 dallo spazioporto di Kourou, nella Guyana Francese. Il vettore ha percorso la propria traiettoria ascensionale equatoriale e, a 320 km di altitudine, ha quindi inserito il veicolo sulla propria traiettoria suborbitale. Subito dopo IXV è salito fino a 413 km, per poi cominciare a scendere verso la Terra raggiungendo la velocità di massima 7,5 chilometri al secondo all'ingresso in atmosfera.
Il segnale è stato nel frattempo via via raccolto dalle stazioni a Terra di Librevile e Malindi. Dopo un black-out di circa 20 minuti, la nave di recupero ha ricevuto il segnale da IXV. Il modulo ha quindi progressivamente aumentato la velocità fino alla apertura - in successione - dei 4 paracadute a partire da 30 km di altezza. Infine, il veicolo ha effettuato nominalmente lo 'splash down' nell'Oceano Pacifico - rimanendo a galla grazie a quattro galleggianti - a circa 4600 km al largo delle coste della Colombia, poco sopra l'equatore. Ixv è stato quindi messo in sicurezza dalla nave di recupero appositamente attrezzata.
I dati raccolti da IXV saranno fondamentali per la progettazione e realizzazione dei futuri sistemi di rientro, destinati allo svolgimento di diverse attività spaziali come il recupero di detriti e il trasporto di rifornimenti e astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Il Cira, Centro Italiano Ricerche Aerospaziali, ha contribuito al lancio di IXV svolgendo un ruolo di responsabilità in una serie di attività critiche quali progettazione, sviluppo, test ed integrazione. Il team del Cira ha inoltre coordinato le attività di aerodinamica, aerotermodinamica e sperimentazione in volo fornendo assistenza tecnica all’Esa.
Sulla base delle tecnologie sperimentate con IXV l'ESA sta sviluppando la mini-navetta automatizzata Space Rider.