La sonda indiana, parte dell'omonimo programma, tenterà l’allunaggio al polo sud del nostro satellite il prossimo 7 settembre

Chandrayaan-2 è in viaggio verso la Luna. La sonda, progettata dall’Indian Space Research Organization, è partita ieri dal centro spaziale Satish Dhawan. Il lancio era in realtà previsto il 14 luglio ma è stato rimandato, a soli 50 minuti dal liftoff, per via di un problema tecnico al lanciatore, il vettore Mark III. Secondo la stampa locale, la causa del rinvio sarebbe stata una perdita in un cilindro di elio del motore criogenico del livello superiore del razzo indiano.

L’obiettivo della sonda interamente costruita in India che comprende un orbiter, un lander e un rover è quello di esplorare e condurre esperimenti al polo sud lunare, più precisamente, in un pianoro situato tra i due crateri Manzini e Simpelius, mai raggiunto prima da nessun’altra missione. L’allunaggio è previsto per il 7 settembre e se tutto andrà per il meglio, il rover della missione studierà le caratteristiche della zona, per la durata di un giorno lunare.

Nel 2008, Chandrayaan- 1, prima sonda del programma, aveva individuato tracce di acqua nelle rocce lunari anche se il suo lander non era riuscito ad atterrare sulla superficie del nostro satellite. Il tentativo indiano segue di qualche mese quello di Israele, che aveva tentato di far atterrare il suo lander Beresheet sul Mare della Tranquillità, senza però avere successo. Non resta che attendere poco più di un mese per scoprire se l’India riuscirà nel suo intento, diventando il quarto paese dopo Stati Uniti, Unione Sovietica e Cina a far atterrare un veicolo spaziale sulla Luna.

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