Tutti i comunicati e le attività dell'Ufficio stampa dell'ASI

14 maggio 2020 - Osservate, per la prima volta con la camera del TGO, le Recurring slope lineae (RSL): misteriose venature di sabbia e brina che compaiono stagionalmente sul Pianeta rosso
Entra ufficialmente in fase di realizzazione il telescopio spaziale ESA per lo studio delle atmosfere esoplanetarie, che vanta una importante partecipazione scientifica e tecnologica dell’Italia. Il lancio è previsto nel 2029
12 maggio 2020 - Video pillole dei ricercatori dell’Agenzia Spaziale Italiana per far capire e conoscere  più approfonditamente il mondo dello spazio    
12 marzo 2020 - La missione Rosetta dell’ESA ci ha fornito una vista senza precedenti del nucleo di una cometa, la ormai celebre 67/P-Churyumov-Gerasimenko. Una importante fetta di questo merito va allo spettrometro italiano VIRTIS, che è riuscito a mappare la composizione superficiale di questo oggetto celeste particolarmente scuro a causa di una miscela di composti carboniosi e minerali opachi, ma anche chiazze di ghiaccio d’acqua e ghiaccio secco, ovvero biossido di carbonio solido.  
Lo studio, relativo alle applicazioni della prossima missione della NASA sviluppata in collaborazione con ASI, è stato condotto da un team di scienziati ASI-INAF-INFN e pubblicato su Astronomy&Astrophysics
 9 marzo 2020 - Le prime immagini della missione COSMO-SkyMed di Seconda Generazione (CSG) per l’osservazione radar della Terra evidenziano, anche a un occhio non esperto, le caratteristiche innovative, presenti nel dato, che renderanno possibile l’utilizzo del sistema per una vasta gamma di applicazioni a vantaggio di un numero crescente di utenti  
Un ritorno al passato per pensare al futuro. Il 3 febbraio alle ore 20:15 la versione restaurata della serie cult alla presenza del presidente dell’ASI Giorgio Saccoccia, dell’amministratore delegato della Thales Alenia Space Massimo Comparini e del critico e regista Marco Spagnoli
10 febbraio 2020 - Partita la sonda che ci svelerà nuovi segreti della nostra stella. A bordo fondamentali strumenti italiani realizzati con il contributo di ASI e INAF  
Grazie ai dati raccolti dallo strumento JIRAM a bordo della missione NASA Juno, un team di ricerca a guida INAF ha identificato 242 “hot spot”, ovvero zone calde che indicano la presenza di vulcani, di cui 23 non osservati precedentemente sul satellite più interno di Giove. I dati indicano una maggiore concentrazione di punti vulcanici caldi nelle regioni polari rispetto alle latitudini intermedie. Si tratta della mappatura migliore mai ottenuta da remoto
L’Agenzia Spaziale Italiana  ha siglato con Leonardo due contratti dal valore totale di circa 33 milioni di euro per lo sviluppo e realizzazione della camera ad alta risoluzione di PLATiNO 3 e della camera iperspettrale di PLATiNO 4

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L’Italia, attraverso il coordinamento dell’Agenzia Spaziale Italiana, contribuisce con strumenti scientifici innovativi e una solida rete di ricerca, con l’importante contributo dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica MORE...