Lancio da manuale per la missione Polaris Dawn, partita questa mattina alle 11:23 italiane dal Complesso di Lancio 39A del Kennedy Space Center della NASA in Florida.
La missione Polaris Dawn, la prima dell'omonimo programma, sfrutterà al massimo le capacità del Falcon 9 e della capsula Dragon e raggiungerà un'altitudine superiore a qualsiasi altra capsula di SpaceX, puntando a stabilire l'orbita terrestre più alta mai raggiunta. Durante l'attraversamento delle fasce di radiazione di Van Allen, Polaris Dawn condurrà studi volti a comprendere meglio gli effetti del volo spaziale e delle radiazioni sulla salute umana.
«Buon viaggio Polaris Dawn, missione che segnerà un passo in avanti nella esplorazione planetaria! – ha dichiarato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Teodoro Valente - tra le grandi manovre che attenderanno la navetta ci sarà a supporto anche la Base spaziale equatoriale Luigi Broglio dell’ASI a Malindi, in Kenya. La nostra Base è sempre più al centro di importanti attività di portata internazionale: dal potenziamento dei sistemi di osservazione della terra al controllo e tracciamento di tante missioni destinate all’orbita bassa. Per questo importante programma, come già avvenuto in altre circostanze, SpaceX ha inserito il centro dell’ASI tra le reti di stazioni di Terra, distribuite su tutto il globo, per fornire il supporto necessario alla capsula Dragon e alla missione nelle sue molteplici sperimentazioni, che includeranno la prima passeggiata extraveicolare privata di un equipaggio a circa 700 km di altitudine, ben al di sopra della distanza tra la Stazione Spaziale Internazionale e la superficie della Terra. L’impegno di questi mesi dei nostri tecnici a Malindi è stato profuso nella conduzione dei test di Telemetria, Tracciamento e Controllo che contribuiranno a garantire la massima efficienza durante i cinque giorni di missione: dal viaggio completo del vettore in andata e ritorno dall’orbita nominale passando per il supporto nelle critiche fasi della passeggiata, la prima privata nella storia dello spazio. Anche questa è la Space Economy, il futuro di pubblico-privato nello spazio, nel quale l’ASI è pienamente impegnata e coinvolta».
A circa 700 chilometri sopra la Terra, l'equipaggio tenterà la prima attività extraveicolare commerciale, utilizzando una tuta spaziale progettata da SpaceX, aggiornata rispetto all'attuale modello intraveicolare (IVA). La costruzione di una base lunare e di una città su Marte richiederà migliaia di tute spaziali; pertanto, lo sviluppo di questa nuova tuta e l'esecuzione dell'EVA rappresentano passi cruciali verso un design scalabile per future missioni di lunga durata.
Durante i cinque giorni di missione l'equipaggio condurrà anche diversi esperimenti scientifici. La passeggiata spaziale, prevista per il terzo giorno, durerà due ore e vedrà due membri dell'equipaggio uscire completamente dalla capsula Dragon. Il progetto, finanziato dal miliardario filantropo Jared Isaacman, che farà parte dell’equipaggio in qualità di comandante, mira a stabilire nuovi primati nell'esplorazione spaziale privata.
La missione si concluderà con un ammaraggio al largo delle coste della Florida.
Il contributo del Centro Spaziale Luigi Broglio di Malindi
Considerata la rilevanza di questa missione, che porterà un equipaggio nell'orbita più alta raggiunta dai tempi delle missioni Apollo (con un apogeo di circa 1.400 km) e realizzerà la prima passeggiata extraveicolare privata nella storia, SpaceX ha incluso il Centro Spaziale Luigi Broglio di Malindi nella rete di stazioni di terra distribuite a livello globale per fornire supporto alla missione Polaris Dawn.
Le stazioni del BSC di Malindi hanno condotto per settimane test TT&C (Telemetria, Tracciamento e Controllo) per garantire la massima efficienza durante tutte le fasi della missione, in particolare nella trasmissione delle informazioni da terra alla navicella Crew Dragon, che orbiterà intorno alla Terra.
Il BSC di Malindi fornirà supporto durante tutte le fasi della missione: dal supporto al vettore Falcon 9 fino al raggiungimento dell’orbita nominale, supporto alla fase critica dell'EVA e alle manovre orbitali necessarie per preparare il rientro della navicella fino all'atterraggio sulla Terra.
Crediti foto: SpaceX
In basso: il tracking del lancio e delle attività extraveicolari dal Centro Spaziale Luigi Broglio di Malindi (cliccare sui singoli link)