Oggi a Foz do Iguaçu, in Brasile, si sono aperti i lavori dello Space Economy Leaders Meeting (SELM) nell'ambito del G20, sotto la presidenza brasiliana. L'evento ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle agenzie spaziali, sotto il tema generale “Building a just world and sustainable planet”. Inoltre, l'agenzia spaziale brasiliana ha invitato altri paesi e organizzazioni internazionali, tra cui ESA, IAF, l’Agenzia Spaziale Africana e la neo costituita Agenzia Spaziale Latinoamericana (ALCE).
All'inaugurazione dei lavori erano presenti diverse autorità brasiliane, tra cui rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri, della Difesa, della Cultura e del Turismo, della regione del Paraná e del Comune di Iguaçu. L'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), che rappresenta il paese che quest'anno presiede il G7, è stata rappresentata dal Direttore degli Affari Internazionali, Gabriella Arrigo, la quale ha garantito il coordinamento tra i partner del G7 e quelli del G20.
ASI ha espresso il sostegno dell'Italia alla presidenza brasiliana del G20 e ha riaffermato l'impegno dell'Italia e di ASI sui temi del cambiamento climatico e, in particolare, della sicurezza alimentare. Inoltre, ASI ha ricordato la propria presidenza del SELM nel 2021 a Roma, sotto la presidenza italiana del G20, e l'impegno a promuovere l'inserimento della Space Economy nell'agenda del G20.
La costellazione satellitare COSMO-SkyMed e la nuova costellazione IRIDE, attualmente in fase di realizzazione, sono gli asset nazionali che l'Italia mette a disposizione della comunità internazionale per combattere i cambiamenti climatici e mitigare i loro effetti negativi sulla vita sulla Terra. Domani i lavori proseguiranno in formato Panel, con un focus sulle problematiche legate al cambiamento climatico.
La presidenza del SELM nel 2025 sarà affidata all'agenzia spaziale sudafricana, sotto la presidenza sudafricana del G20. La location di Iguaçu ha favorito un dialogo fruttuoso tra tutti i paesi partecipanti, nonostante la difficile situazione politica internazionale, e la dichiarazione finale adottata da tutti i membri del G20 rappresenta un concreto esempio che la cooperazione internazionale è ancora possibile, a partire dal settore spaziale.