Un anno fa, e per la precisione il 13 Luglio 2022 alle ore 14, 37 minuti, 14 secondi e 111 millisecondi (tempo misurato), veniva rilasciato in orbita il satellite dell’Agenzia Spaziale Italiana “LARES2”. Il decollo era avvenuto circa un’ora e mezza prima dal Centro Spaziale Guyanese di Kourou, a bordo del vettore europeo VegaC al suo volo inaugurale, avvenuto con grande successo, tanto che LARES2 è stato immesso nell’orbita prevista a quota 5800km con un errore di soli 400 metri circa. Successivamente, il lanciatore ha rilasciato i passeggeri secondari, un gruppo di cubesat tra cui i due italiani Astrobio e GreenCube sviluppati da INAF e Università di Roma “La Sapienza” per ASI.
Altrettanto accurato e anche robusto e affidabile si è rivelato il sistema di vincolo e separazione, progettato e realizzato dalla ditta OHB Italia nella sede di Milano.
Poche ore dopo la separazione, il segnale laser riflesso da LARES2 è stato captato per primo proprio dal Matera Laser Ranging Observatory, presso il Centro Spaziale “ Giuseppe Colombo” di ASI come parte del International Laser Ranging Service e da allora, in questo anno il satellite è stato continuamente utilizzato per l’acquisizione dei dati che nei prossimi anni consentiranno di aggiungere altri importanti tasselli in diverse branche, dalla geodesia spaziale alla fisica relativistica.
LARES2 è una missione finanziata e gestita dall’Agenzia Spaziale Italiana con OHB Italia come Prime Contractor. Il team scientifico è guidato dal prof. Ignazio Ciufolini del Centro Fermi di Roma, che ha coordinato la progettazione del satellite, effettuata dalla Scuola di Ingegneria Aerospaziale dell’Università La Sapienza di Roma. Il satellite è stato poi realizzato e testato da ricercatori dell’Istituto Nazionale di Fisica nucleare (INFN) e in particolare delle sedi di Frascati e di Padova. La missione si avvale inoltre di collaborazioni con team scientifici internazionali a cui afferiscono i tra i più accreditati studiosi mondiali di fisica fondamentale.
LARES2 è anche una missione all’insegna della continuità: il team nazionale appena descritto ricalca quello coinvolto nel primo satellite, lanciato con altrettanto successo nel 2012 sempre in occasione del volo inaugurale questa volta del “modello base” del lanciatore Vega e da dieci anni ormai fonte di misure e risultati di grande rilevanza.