Il CubeSat sarà lanciato a giugno

17 Maggio 2023

La missione Spei Satelles, il Custode della Speranza in lingua latina, ha superato il primo importante step che la porterà al lancio nel mese di giugno dalla base di Vandenberg in California. Nella notte italiana di sabato 13 maggio, un team del Politecnico di Torino ha infatti completato con successo l’integrazione del satellite a bordo del veicolo di trasferimento orbitale ION di proprietà di D-Orbit, azienda di logistica spaziale, che si occuperà del trasporto e del rilascio del CubeSat. Per arrivare a questo risultato gli studenti dell’ateneo torinese, guidati dalla prof.ssa Sabrina Corpino, hanno progettato e costruito il satellite in tempi record in stretta sinergia con il team di gestione dell’Agenzia Spaziale Italiana. L’integrazione del satellite, avvenuta nel sito di lancio di SpaceX, ha rappresentato un’esperienza unica per i giovani componenti del team, e una tappa importante del loro percorso formativo.

La missione Spei Satelles è promossa dal Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede e ha il compito di portare in orbita un nanobook ideato dal CNR, versione miniaturizzata del libro “Perché avete paura? non avete ancora fede”, che racchiude le parole più importanti pronunciate da Papa Francesco durante la “Statio Orbis” del 27 marzo 2020 quando, in piena pandemia, in una piazza San Pietro deserta, pregò per dare speranza all’umanità flagellata dal Covid. Durante la sua vita operativa, Spei Satelles trasmetterà anche un segnale radio contenente messaggi di pace e speranza desunti dal magistero del Santo Padre, che potrà essere ricevuto a terra con una strumentazione amatoriale.

L’Apostolato Digitale dell’Arcidiocesi di Torino ha realizzato anche un sito web www.speisatelles.org dal quale sarà possibile seguire l’evolvere della missione e ottenere una boarding pass virtuale scrivendo il proprio nome in un chip che Spei Satelles custodirà in orbita. Il logo della missione spaziale è stato realizzato nell’ambito di un progetto didattico dagli studenti dell’Istituto Universitario Salesiano di Venezia e contiene tutti gli elementi che la caratterizzano, a partire dalle iniziali di Spei Satelles, due lettere esse che, disposte in maniera speculare, indicano la complementarità di “terra” (la semicirconferenza inferiore) e “cielo” (la semicirconferenza superiore), oltre a segnare l’orbita del satellite attorno al nostro pianeta.

Una missione realizzata da giovani che coniuga tecnologia e fede per nutrire la speranza in un futuro migliore.

In alto: il rendering del CubeSat 

 

 

Didascalie 

Foto 1 - Il team del Politecnico di Torino: Sabrina Corpino, Professore Associato, DIMEAS - Giorgio Ammirante, ricercatore del DIMEAS - Vincenzo Calabretta, studente di Master in Ingegneria Aerospaziale - Nicola di Gruttola Giardino, studente di Master in Computer Engineering & Embedded Systems

Foto 2 - Il team in camera pulita: Vincenzo Calabretta, studente di Master in Ingegneria Aerospaziale - Luca Bartolucci, studente di Master in Ingegneria Aerospaziale - Leonardo Maria Festa, studente di Master in Ingegneria Aerospaziale - Giorgio Ammirante, ricercatore del gruppo di ricerca AeroSpace Systems Engineering del DIMEAS

Foto 3 - Il CubeSat

Foto 4 - Il logo della missione

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ALCOR, finanziate altre nove missioni ‣

Un’estate ricca di traguardi per il programma ALCOR, alla recente notizia del positivo superamento della System Requirement Review della missione BISS, prima classificata al bando Future missioni Cubesat, si aggiungono infatti quelle dell’approvazione, da parte dell’Agenzia, dello scorrimento della graduatoria del bando, che consentirà di finanziare tutte le ultime nove missione risultate idonee, e della stipula di altri tre contratti per lo studio di fattibilità e la progettazione preliminare di missioni nano-satellitari. EarthNext, CUSP e PiCo-IoT, questi i nomi delle tre nuove missioni che vanno ad aggiungersi alle due, BISS e SATURN, già in corso di sviluppo in ambito nazionale e alle altre due, VULCAIN e HENON, finanziate dall’Agenzia nell’ambito del programma ESA GSTP-Fly EarthNext - closer to the Earth, next to the future - è una missione dimostrativa per l’osservazione della Terra basata su un payload ottico compatto multispettrale che vede Officina Stellare come prime contractor affiancato da una filiera totalmente italiana costituita da Università di Napoli “Federico II”, T4i, AIKO, TSD Space e Planetek Italia. La missione verrà realizzata con un singolo CubeSat 16U e sarà in grado di operare, grazie a un sistema di propulsione elettrica, in Very Low Earth Orbit (VLEO). Un ambito applicativo, quello delle riprese della Terra in orbita molto bassa, di grandissimo interesse industriale e commerciale. Punta invece a migliorare la conoscenza dei fenomeni fisici responsabili dell’accelerazione delle particelle provenienti dal Sole la missione CUSP - CUbesat Solar Polarimeter - realizzata da INAF-IAPS in collaborazione con IMT, Università di Bologna CIRI-Aero, Università della Tuscia e SCAI Connect. Due CubeSat 6U dispiegati sulla stessa orbita eliosincrona e opportunamente distanziati avranno infatti il compito di misurare la polarizzazione lineare dei raggi X duri emessi dai brillamenti solari, anche in vista di un utilizzo di queste informazioni nelle reti di forecast di space weather. Dimensioni piccolissime per i tre satelliti della costellazione PiCo-IoT - Picosatellite Constellation for Internet of Things Data Retrieval - per i quali è previsto un fattore di forma pari a un terzo di un’unità standard CubeSat. I tre pico-satelliti verranno realizzati da un raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Apogeo Space, nel ruolo di capofila, Aviosonic, NPC Spacemind e Cover Sistemi. L'obiettivo della missione sarà la dimostrazione di un concetto di costellazione per il recupero di pacchetti compatti di dati IoT trasmessi attraverso una rete distribuita di stazioni terrestri. La costellazione è concepita in modo da essere dispiegata in maniera rapida, efficace, ma al tempo stesso aderente alle normative sulla non proliferazione dei detriti spaziali. La flotta di ALCOR prende forma proiettando il nostro paese verso una posizione di consolidata leadership nel settore dei nanosatelliti.

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