Firmati due contratti con l'ESA per lo sviluppo dell'innovativo sistema di trasporto spaziale Space Rider

09 Dicembre 2020

Un anno fa, alla Ministeriale ESA in Spagna,  l’Italia attirava l’attenzione di un gran numero di paesi intorno a un suo fondamentale progetto: lo Space Rider,  un innovativo sistema di trasporto spaziale che doterà l'Europa della prima piattaforma riutilizzabile per l'accesso e il rientro dall’orbita terrestre bassa, in grado di effettuare missioni per la sperimentazione tecnologica e scientifica e di fornire servizi commerciali. Oggi, la missione ha completato un ulteriore passo avanti, con la firma di due contratti con l'Agenzia Spaziale Europea. Alla cerimonia della firma, che si è tenuta a Palazzo Chigi, erano presenti  il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri On. Riccardo Fraccaro, Daniel Neuenschwander, direttore del trasporto spaziale dell'ESA, Giorgio Saccoccia, presidente ASI e gli amministratori delegati di ALTEC, Vincenzo Giorgio, di Thales Alenia Space Italia, Massimo Comparini, di AVIO, Giulio Ranzo e di Telespazio, Luigi Pasquali.

Il primo contratto è stato siglato da Avio e Thales Alenia Space Italia e riguarda  il completamento delle attività di design, manifattura e qualifica del segmento di volo e supporto alle operazioni fino alla LRR-Launch Readiness Review, mentre il secondo è stato firmato da ALTEC e Telespazio per il completamento delle attività di sviluppo e qualifica del segmento di Terra e operazioni fino alla LRR-Launch Readiness Review.

Space Rider è un veicolo spaziale senza pilota con circa 600 Kg di capacità di carico in grado di realizzare esperimenti scientifici e tecnologici in condizioni di microgravità, in un’orbita a circa 400 km di altezza. A fine missione rientrerà in sicurezza sulla Terra, garantendo così il pieno recupero del carico. Il segmento di volo della missione Space Rider è stato concepito con un design integrato al nuovo lanciatore VEGA-C e si compone di due moduli: il Modulo Orbitale di Servizio, realizzato da AVIO come evoluzione del modulo AVUM di Vega,  ed un modulo di rientro riutilizzabile, realizzato da Thales Alenia Space, evoluzione del IXV (Intermediate eXperimental Vehicle) che ha volato con successo nel 2015, effettuando un rientro a Terra da una quota di 450 km. Il segmento di terra controlla il sistema Space Rider nel corso delle operazioni orbitali e del rientro, fino all’atterraggio. Le missioni, della durata minima di 2 mesi, saranno lanciate dallo spazioporto europeo di Kourou, in Guyana Francese e si concluderanno con un atterraggio autonomo.

«L’Italia ha partecipato attivamente al Programma Space Rider sin dalla sua ideazione, in quanto ha sempre creduto e crede fortemente che questo programma possa contribuire in maniera sostanziale alla futura utilizzazione dell’orbita bassa per nuove opportunità istituzionali e commerciali. Inoltre, contribuirà ad estendere la flessibilità e le opportunità per il nuovo lanciatore Vega C, con il quale Space Rider costituisce un sistema integrato – ha dichiarato Giorgio Saccoccia, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana – Space Rider rappresenta un importante tassello, realizzato attraverso la partecipazione italiana in ESA, di una più ampia roadmap nazionale i cui obiettivi sono lo sviluppo di sistemi interoperabili e riconfigurabili in orbita, che possano garantire all’Italia un ruolo di primo piano nelle missioni di logistica orbitale, di esplorazione umana e colonizzazione di altri pianeti».

Nell’ambito della missione, ALTEC e Telespazio avranno la responsabilità di gestire l’intero segmento di terra e le successive operazioni di missione e agiranno come Co-Prime, in maniera integrata. ALTEC sarà responsabile della gestione degli esperimenti scientifici e tecnologici a bordo del veicolo durante la fase di missione nominale e sarà responsabile di gestire la fase di missione relativa al rientro atmosferico non distruttivo del veicolo.

Telespazio è responsabile delle attività di sviluppo, integrazione e validazione del VCC-OC (Vehicle Control Centre-Operations Control) e dello sviluppo, validazione ed esecuzione delle operazioni di volo, sia per la fase LEOP (Launch and Early Orbit Phase) che per la fase di “routine”. Inoltre, Telespazio sarà responsabile della realizzazione e della gestione del Ground Stations Network.

Thales Alenia Space, alla guida di un consorzio di imprese, università e centri di ricerca europei, è responsabile per lo sviluppo del modulo di rientro (RM), parte essenziale del veicolo. AVIO è responsabile dello sviluppo sistema propulsivo e del modulo di servizio espandibile.

 

Guarda il servizio video su AsiTv, con commento del Presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana Giorgio Saccoccia:

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