Il neo presidente dell'Inaf, già membro del CdA dell'istituto e PI di uno dei più importanti progetti spaziali nazionali, il satellite dell'Agenzia spaziale italiana, Agile, ha salutato con la seguente dichiarazione il suo nuovo incarico: «L’Inaf è un’entità scientifica di primissimo piano. Se è così visibile e apprezzato nel panorama scientifico europeo e internazionale è perché i suoi astronomi sono sempre sulla cresta dell’onda. L’Inaf attuale è coinvolto in moltissimi settori dell’astronomia e dell’astrofisica da terra e dallo spazio, dalle onde radio ai raggi gamma di alta energia, passando ovviamente attraverso telescopi ottici sempre più all’avanguardia per i quali l’Italia dà contributi fondamentali. Si tratta quindi di consolidare ancor di più il cammino spesso complicato dei grandi progetti internazionali, di rafforzare le nostre strutture osservative e svilupparne di nuove, di sostenere maggiormente la ricerca di base e di favorire al massimo l’inserimento dei nostri giovani e le progressioni interne. Le grandi sfide del futuro in astronomia e astrofisica si vinceranno con coesione, collaborazione e spirito di gruppo. I cieli non sono più abissalmente lontani dalle esigenze dell’uomo e l’astrofisica moderna è sempre più inserita nella società. Le tecnologie impiegate, dai rivelatori di onde radio agli strumenti in satelliti spaziali permeano ormai la vita di noi tutti. Aumentare la consapevolezza dell’importanza dell’astrofisica nella nostra società è quindi di enorme importanza. Porterà non solo consensi e maggiore supporto per la scienza italiana, ma fornirà soprattutto gli strumenti per i nostri premi Nobel di domani».
Marco Tavani – brevi note biografiche
Nato a Roma il 5 ottobre 1957, Marco Tavani si è laureato con lode in Fisica all’Università La Sapienza di Roma nel 1982 sotto la guida del Prof. Marcello Conversi, ha poi conseguito nel 1989 il Ph.D in Fisica alla Columbia University di New York sotto la guida del Prof. Malvin Ruderman. Negli Stati uniti ha maturato una esperienza decennale di ricerca e insegnamento, presso la Columbia University, University of California at Berkeley, Lawrence Livermore National Laboratory, Stanford University, Princeton University, NASA Goddard Space Flight Center, Marshall Space Flight Center. Dal 1999 è Dirigente di Ricerca prima al CNR e poi all’INAF.
I principali temi dell’attività di ricerca svolta da Marco Tavani riguardano l’astrofisica teorica e osservativa di sorgenti galattiche ed extragalattiche, l’origine dei raggi cosmici, i gamma-ray bursts, teorie di accelerazione di particelle, controparti di sorgenti di onde gravitazionali e neutrini, lampi gamma terrestri e fenomeni magnetosferici.
Dal 1997 Marco Tavani è il Principal Investigator della missione spaziale dell’ASI AGILE, satellite scientifico di astrofisica delle alte energie in orbita dal 23 aprile 2007 e al momento tuttora operativo.
Nel 2012 Marco Tavani e il Team AGILE hanno ricevuto il Premio Bruno Rossi della High-Energy Division dell’American Astronomical Society “per la scoperta della variabilità dell’emissione gamma dalla Nebulosa del Granchio", risultato ottenuto grazie alle osservazioni del satellite AGILE.
Tavani ha ottenuto il Premio e Medaglia Matteucci 2017 per la Fisica dell’Accademia Nazionale delle Scienze detta “dei XL”, conferito per ricerche in ambito dell’astrofisica delle alte energie.
Marco Tavani è autore di 1045 riferimenti bibliografici di cui 278 pubblicazioni in refereed journals (al 10 ottobre 2020) che includono Nature, Science, Physical Review Letters, Astrophysical Journal, Astrophysical Journal Letters, Astronomy & Astrophysics, Journal of Geophysical Research, Geophysical Research Letters, Natural Hazards and Earth Sciences, Le Scienze, Il Saggiatore. 15.271 citazioni bibliografiche al 10 ottobre 2020.
Dal 2016 è Socio Corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Classe di Scienze Fisiche.
Membro del Consiglio di Amministrazione dell’INAF dal 2015 al 2019, Tavani è stato nominato Presidente dell’Inaf in data 9 ottobre 2020 con Decreto del Ministro dell’Università e Ricerca Gaetano Manfredi.