La missione, promossa dall’Agenzia Spaziale Italiana e chiamata Marco Polo, si svolse dal 25 aprile al 1 maggio 2002, era un cosiddetto "taxi flight" destinato a portare una nuova Soyuz alla Stazione Spaziale Internazionale.
Ogni sei mesi, infatti, la navicella che funge da scialuppa di salvataggio deve essere avvicendata. Ma gli scopi del volo erano anche scientifici. A bordo l’astronauta dell’ESA, Roberto Vittori al quale erano affidati quattro esperimenti, tutti basati sulla microgravità: il test BMI, per lo studio della pressione sanguigna e fornire informazioni vitali sull’impatto dell’ambiente spaziale sull’organismo. CHIRO, per la misura la forza di presa esercitata dalle mani e dalle dita nell’afferrare gli oggetti in assenza di gravità. ALTEINO per lo studio delle particelle cosmiche che attraversano la Stazione ed i corpi degli stessi astronauti. Infine, VEST. Campioni di abiti speciali da indossare e provare.
Astronauti: Roberto Vittori