È stato ufficialmente sottoscritto oggi il comodato d’uso tra l’Agenzia Spaziale Italiana e il Comune di Selargius per l’istituzione del Centro di Ricerca “Sardinia Deep Space Antenna” (SDSA Research Center). L’accordo sancisce un passo fondamentale per il consolidamento della presenza dell’ASI in Sardegna, attraverso la definizione di una sede operativa, destinata a supportare e potenziare le attività già in corso presso il Sardinia Radio Telescope (SRT) di San Basilio. Il documento è stato sottoscritto dal direttore generale dell'ASI, Luca Vincenzo Maria Salamone e da Adalberto Pibiri in rappresentanza del Comune, alla presenza del sindaco di Selargius Pier Luigi Concu.
«Con la sottoscrizione, la sede in Sardegna dell’Agenzia Spaziale Italiana - ha dichiarato il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente - comincia ad assumere una sua forma definitiva e concreta come luogo fisico che affiancherà SDSA, già attivo sul telescopio SRT - Sardinia Radio Telescope a San Basilio. Si tratta, pertanto, di un passaggio fondamentale per le attività anche di ricerca guidate da ASI, che dal 2017 si effettuano nell’isola, dedicate alla navigazione e comunicazione con le sonde interplanetarie nello spazio profondo. La sottoscrizione del documento da parte del sindaco e del direttore generale dell’ASI, rinsalda un percorso che permette di consolidare le attività spaziali sul territorio della Sardegna dove ricercatori e tecnici altamente specializzati potranno effettuare attività scientifica di elevato profilo, grazie alla collaborazione con università e istituti di ricerca, sia regionali che nazionali. Il sito di Selargius sarà la terza base operativa dell’Agenzia, dopo quelle storiche di Matera e Malindi in Kenya, che andrà ad affiancarsi al quartier generale ASI di Roma. La nuova sede sarà luogo di formazione per studenti e dottorandi, ma anche spazio dedicato allo sviluppo manutenzione e calibrazione di apparati scientifici, allo studio di componenti innovativi, luogo dedicato alla divulgazione scientifica e al supporto ai programmi formativi di orientamento. Il laboratorio interno sarà, poi, punto di riferimento per esperimenti e test in collaborazione anche con le grandi agenzie spaziali internazionali, quali NASA ed ESA. SDSA Research Center rafforzerà, inoltre, la già esistente collaborazione strategica tra ASI e INAF, collaborazione che storicamente si avvale delle attività presso Sardinia Radio Telescope, dove si trova il primo nodo operativo del sistema SDSA. La sinergia tra le due Istituzioni consentirà di integrare competenze scientifiche e tecnologiche di eccellenza, potenziando le attività di ricerca e sviluppo, le operazioni radioastronomiche e i servizi di supporto alle missioni spaziali. Vorrei ringraziare il sindaco e tutto il comune di Selargius per il grande lavoro e l’impegno posto in essere con la fornitura dei locali e i lavori necessari per l’avvio del Centro. Alla Regione Autonoma della Sardegna, grazie per aver creduto fortemente nel progetto sostenendone la realizzazione. Il centro è frutto di una collaborazione tra istituzioni locali e nazionali che rende l’iniziativa fondamentale all’interno in un percorso strategico che pone la Sardegna al centro di importanti attività scientifiche che, auspichiamo, sia ulteriore contributo per sostenere la candidatura a ospitare l’Einstein Telescope sull’isola. Sarebbe questo, un grande risultato che permetterà di mettere la Sardegna al centro dello studio, della conoscenza e dell’esplorazione dell’universo».
Foto in apertura: da sinistra: Salvatore Viviano, ASI, Pierluigi Concu, sindaco di Selargius, Luca Vincenzo Maria Salamone, direttore generale dell'ASI, Adalberto Pibiri, rup del progetto per la realizzazione del campus della scienza della tecnica e dell'ambiente di SDSA Research Center e Gabriella Mameli, vice sindaco di Selargius.