Assicurare le comunicazioni tra la Terra e lo spazio tramite un’apposita infrastruttura, nella prospettiva di sostenere future attività di esplorazione umana di Marte: è questo il fulcro del progetto relativo allo sviluppo del Sardinia Deep Space Antenna (SDSA).
Il potenziamento della capacità spaziale del Sardinia Deep Space Antenna si inserisce nel programma Earth, Moon and Mars (EMM) che beneficia dei finanziamenti del PNRR/MUR per il “Rafforzamento e creazione di Infrastrutture di Ricerca”; l’Agenzia Spaziale Italiana, insieme all’INAF e al CNR, è titolare di tali fondi.
L’avvio del “Potenziamento della Capacità Spaziale del Sardinia Deep Space Antenna (SDSA) – Fase I” prevede tre giorni di Kick Off Meeting -KOM- presso la sede della società Telespazio spa.
Il progetto di potenziamento di SDSA ha, infatti, l’obiettivo di fornire servizi di navigazione e comunicazione per missioni Deep Space (oltre 2 milioni di km dalla Terra) e Near Earth (entro 2 milioni di km, con particolare specializzazione alle missioni lunari) di esplorazione robotica ed umana e di supportare ambiziosi esperimenti scientifici.
L’ASI ha provveduto con fondi aggiuntivi assegnati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ad integrare il finanziamento del PNRR, per completare lo sviluppo di questa infrastruttura. Il relativo contratto è stato aggiudicato a Telespazio S.p.A. e vede il coinvolgimento di OHB, dell’Università di Bologna, di Nautilus, Antech Space e di molte aziende del Mezzogiorno.
Il Sardinia Deep Space Antenna -SDSA- condivide già con il Sardinia Radio Telescope (SRT), ubicato a San Basilio (CA) e gestito dall’Istituto Nazionale di Astrofisica per gli scopi della radioastronomia, una parte dei sistemi e delle infrastrutture, ma avrà, grazie al progetto di potenziamento, un proprio equipaggiamento all’avanguardia che ASI impiegherà, sotto la propria responsabilità, per svolgere le attività spaziali.
Il SDSA, infatti, verrà impiegato per le missioni dell’ASI e di altre agenzie spaziali e per attività di ricerca congiunta con l’INAF, altri enti di ricerca e università, offrendo molteplici occasioni di collaborazione in ambito nazionale ed internazionale.
Il progetto ha l’obiettivo di completare lo sviluppo della capacità di ricezione della stazione SDSA@SRT Site, dall’attuale banda X, rinnovando i sistemi per la ricezione nelle bande X e Ka per le missioni Deep Space e introducendo i sistemi per le bande X e K per le missioni Near Earth.
Il pieno sviluppo di SDSA -SDSA-Full Operational Capability: FOC- presuppone l’implementazione della capacità di trasmissione e degli equipaggiamenti relativi necessari per la navigazione, le comunicazioni e la radio scienza. La realizzazione di SDSA in FOC sarà avviata in questo progetto e completata attraverso uno o più progetti che interesseranno una nuova stazione -SDSA Main Complex -
Il SDSA Research Center, la cui sede è in completamento presso Selargius (CA) e i centri operativi di SDSA -SDSA@SRT Site e il suddetto SDSA Main Complex- opereranno all’unisono, per costituire un polo di ricerca e sviluppo scientifico e tecnologico strategico e di particolare rilevanza in ambito internazionale.