Le missioni FUTURE e TASTE, selezionate rispettivamente come settima e decima classificata nel bando “Future missioni CubeSat” del programma ALCOR, hanno raggiunto un altro importante traguardo con il superamento, rispettivamente, della Preliminary Definition Review a chiusura della Fase B e della Preliminary Requirement Review a chiusura della Fase A.
Il meeting di chiusura della Preliminary Definition Review di FUTURE si è tenuto la scorsa settimana e ha visto la partecipazione, oltre che dei team dell’ASI e di TYVAK, prime del progetto, anche dei rappresentanti degli enti partner del progetto (AIKO, ALTEC e Politecnico di Milano).
FUTURE ha come obiettivo principale quello di aumentare l’autonomia a bordo di un satellite sviluppando una capacità di stima autonoma della posizione, in modo tale da ridurre la dipendenza del satellite stesso dagli operatori e dai servizi e strutture di supporto a terra. I sensori a bordo del CubeSat verranno utilizzati per alimentare diversi algoritmi di intelligenza artificiale, in grado di identificare le caratteristiche sulla superficie terrestre ed elaborare autonomamente la posizione del satellite. Il progetto è pensato per orbite LEO, ma in futuro i risultati potranno essere utilizzati anche per applicazioni oltre le orbite terrestri, come nelle missioni su pianeti e lune, migliorando così il funzionamento autonomo e la navigazione in prossimità di diversi corpi celesti. In LEO, la precisione della conoscenza della posizione sarà validata confrontandola con le informazioni disponibili ottenute da sensori GNSS.
Il meeting di chiusura della Preliminary Requirement Review di TASTE si è tenuto invece lo scorso mese e ha visto la partecipazione, oltre che dei team dell’ASI e di INAF-Osservatorio Astrofisico di Arcetri, prime del progetto, anche dei rappresentanti degli enti partner del progetto (Politecnico di Milano e INAF-Osservatorio Astronomico di Trieste).
Lo studio delle lune di Marte è uno degli obiettivi principali per comprendere in particolare l'origine e l'evoluzione del pianeta rosso e più in generale dei pianeti terrestri del Sistema Solare poiché ad oggi non è ancora chiaro come si siano formate le due lune. Per comprendere l'origine e l'evoluzione di Deimos la missione TASTE, ha l'obiettivo principale di studiare la luna marziana, combinando sia osservazioni globali ottenute da un'orbita ravvicinata utilizzando un orbiter 12U che analisi dirette della superficie realizzate tramite un lander 4U.
"Siamo molto soddisfatti del raggiungimento di questi traguardi. Il superamento delle milestone di queste missioni, pongono le fondamenta per la realizzazione da un lato, di un sistema di navigazione autonoma per future missioni interplanetarie, e dall’altro del primo Cubesat interplanetario dotato di un lander per l’analisi di campioni di superfice - ha commentato Alberto Fedele, Project Manager dell’Agenzia Spaziale Italiana di entrambe le missioni - Questi progetti consolidano sempre più l’impegno italiano nell’ambito delle missioni interplanetarie con nano-satelliti".