Alla conquista di Giove e delle sue lune. Dopo il rinvio di 24 ore causa maltempo, è partita con successo dallo spazioporto di Kourou, nella Guyana Francese, la missione dell’ESA JUICE (Jupiter Icy Moon Explorer), alla quale ha fortemente collaborato l’Agenzia Spaziale Italiana affiancata dalla comunità scientifica nazionale e dall’industria. Dopo un viaggio di circa otto anni, la sonda raggiungerà l’orbita del gigante gassoso effettuando una serie di sorvoli per portare a termine una complessa serie di compiti nell’arco di tre anni: dallo studio dell’atmosfera e della magnetosfera del pianeta, all’analisi della potenziale abitabilità delle sue lune, Ganimede, Europa e Callisto, che potrebbero ospitare immensi oceani d’acqua sotto la superficie ghiacciata. La sonda cercherà inoltre di studiare quali sono le condizioni per la formazione dei pianeti e come funziona il Sistema Solare.
Il video del lancio della missione Juice
“JUICE è una missione che rappresenta un motivo di orgoglio per il nostro Paese” ha dichiarato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Giorgio Saccoccia. “Siamo protagonisti anche di questa missione e l’ASI ha svolto come sempre il ruolo catalizzatore delle competenze e delle capacità scientifiche e industriali che il nostro settore spaziale sa offrire in campo internazionale. Il contributo dell’Italia sfiora circa il 50% dell’intero programma attraverso gli strumenti che abbiamo a bordo, che sono frutto anche di collaborazioni internazionali con altre agenzie europee, con quella Israeliana e con il centro JPL della NASA. Il progetto ha richiesto oltre 20 anni di preparazione e arriverà intorno a Giove tra circa 8 anni. Chi studierà i dati che ci arriveranno da JUICE oggi sta ancora frequentando scuole o università e questo è significativo di come questo spirito di condivisione faccia parte del settore spaziale. Uno spirito che guarda al futuro con fiducia.”
"È una giornata storica per l'Europa e per l'Italia" commenta Marco Tavani, presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica. "La sonda JUICE è partita alla volta di Giove e delle sue lune ghiacciate e l'INAF vanta un contributo fondamentale a bordo della missione, con la leadership in diversi strumenti scientifici come MAJIS e JANUS e un team di ricercatrici e ricercatori di prim'ordine. Siamo inoltre fieri del fatto che JUICE volerà verso il gigante gassoso con a bordo una placca commemorativa dedicata al nostro Galileo Galilei e al suo "Sidereus Nuncius", il libro dove riportò le prime incredibili osservazioni di Giove e dei suoi satelliti realizzate con il cannocchiale. Un gesto quello di Galileo, che punta il cannocchiale verso il cielo, apparentemente "inutile" ma che ha cambiato il mondo. L'INAF si conferma ancora una volta come Ente di Ricerca italiano protagonista delle missioni spaziali di esplorazione del Sistema solare e dell'Universo, a dimostrazione del livello di eccellenza scientifica del nostro Paese".
A bordo di JUICE un carico prezioso composto da dieci strumenti, tre dei quali a guida italiana, realizzati dall’Agenzia Spaziale Italiana in collaborazione con la comunità scientifica nazionale e dalla nostra industria: il Radar RIME, la camera JANUS e lo strumento di Radio Scienza 3GM, ai quali si aggiunge un quarto strumento, lo spettrometro MAJIS, a leadership francese realizzato attraverso un accordo bilaterale tra l’ASI e l’agenzia spaziale francese CNES.
Gli strumenti a bordo della sonda sono stati realizzati anche attraverso diverse cooperazioni internazionali tra l’ASI e il JPL/NASA, l’agenzia tedesca DLR, il CNES e l’agenzia spaziale Israeliana, ISA. La scelta della missione JUICE è il coronamento di un processo iniziato nel 2004, anno in cui l’ESA ha avviato un’ampia consultazione della comunità scientifica per identificare i traguardi dell’esplorazione planetaria europea nel decennio successivo. Gli Enti e Università che compongono i team scientifici per i 4 strumenti a partecipazione italiana sono: INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica (con le sedi di Roma, Teramo, Padova e Catania), Università di Trento, Sapienza Università di Roma, Università di Roma Tre, Fondazione Bruno Kessler (FBK), Università di Bologna, Università di Tor Vergata-Roma, Istituto Geoscienze e Georisorse (IGG) del CNR, CISAS - Università Padova, Politecnico di Milano, Università del Salento. La realizzazione degli strumenti vede il coinvolgimento di Thales Alenia Space che ha realizzato lo strumento RIME negli stabilimenti di Roma e L’Aquila, e di Leonardo, che ha fornito inoltre la testa ottica iperspettrale per osservare e caratterizzare nubi, ghiaccio e minerali sulle superfici delle tre lune. Di Leonardo sono anche i pannelli solari di JUICE, i più grandi mai realizzati per una missione interplanetaria.
Strumenti italiani a bordo della missione JUICE
RIME (Radar for Icy Moon Exploration) è un radar sottosuperficiale ottimizzato per penetrare la superficie ghiacciata dei satelliti Galileiani fin alla profondità di 9 Km con una risoluzione verticale fino a 30 m. Per il radar RIME, Il cui Principal Investigator è dell’università di Trento, è prevista anche una collaborazione sull’uso e condivisione dei dati scientifici anche con il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA
JANUS (Jovis, Amorum ac Natorum Undique Scrutator) è una camera ottica per studiare la morfologia ed i processi globali regionali e locali sulle lune e per eseguire la mappatura delle nubi di Giove. Per Janus, Leonardo ha realizzato, anche grazie alla collaborazione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), la telecamera ad alta risoluzione dedicata al monitoraggio dell’atmosfera di Giove e lo studio delle sue tre lune ghiacciate per la ricerca di ambienti in grado di ospitare forme di vita. La telecamera, che verrà utilizzata sotto la responsabilità scientifica dell’INAF, è stata realizzata anche grazie alla collaborazione con l’agenzia tedesca DLR, che ha partecipato allo sviluppo attraverso un accordo bilaterale con ASI.
3GM (Gravity and Geophysics of Jupiter and the Galilean Moons) è uno strumento per radio scienza che comprende un transponder in banda Ka ed un oscillatore ultrastabile (USO), realizzato in collaborazione con l’agenzia spaziale Israeliana (ISA). Sarà utilizzato per studiare il campo di gravità fino alla decima armonica di Ganimede e l’estensione degli oceani interni sulle lune ghiacciate. L'esperimento 3GM sarà inoltre supportato dall'accelerometro ad alta precisione (HAA) necessario per calibrare i disturbi dinamici interni del satellite, in particolare dovuti al movimento del propellente nei serbatoi.
Importante, inoltre, il coinvolgimento italiano per quanto riguarda la testa ottica dello strumento MAJIS (Moons and Jupiter Imaging Spectrometer), uno spettrometro iper-spettrale ad immagine per osservare le caratteristiche e le specie minori della troposfera di Giove nonché per la caratterizzazione dei ghiacci e dei minerali sulle lune ghiacciate. MAJIS, di responsabilità francese è stato realizzato con un accordo bilaterale tra ASI e CNES e vede la partecipazione dell’INAF nel coordinamento delle attività scientifiche dello strumento.
Il Luigi Broglio Malindi Space Center dell'Agenzia Spaziale Italiana ha seguito l’acquisizione del vettore Ariane 5 partito dalla base di Kourou alle ore 12:15:01 TU. Il vettore è stato acquisito dalla base ASI, 22 minuti e 11 secondi dopo il lift off e lo seguirà per 1 ora ed 1 minuto.
Malindi è l’unica stazione in visibilità durante la separazione del terzo stadio del vettore e soprattutto la separazione della sonda JUICE (Jupiter Icy Moons Explorer) che effettuerà osservazioni dettagliate del gigantesco pianeta gassoso e delle sue tre grandi lune oceaniche.
La separazione di JUICE è avvenuta a 1631.217 secondi dal lift off. Alcuni frames di telemetria saranno inviati in tempo reale mentre il blocco completo dei dati registrati saranno inviati una volta completata l’acquisizione.
Da Malindi è stata acquisita in contemporanea la sonda JUICE tramite l’utilizzo dall’antenna ESOC Malindi-X, l’acquisizione della sonda JUICE è propedeutica all’acquisizione nel mese di Luglio di EUCLID dal centro di Malindi. Euclid è un telescopio spaziale dell'Agenzia Spaziale Europea che servirà per studiare l'evoluzione dell'universo, la materia oscura e l'energia oscura.
Guarda il replay dell'evento organizzato dall'Agenzia Spaziale Italiana con le aziende, gli enti di ricerca e le università che partecipano alla missione alla missione ESA Juice