Ieri 14 Ottobre è stato lanciato, a bordo di uno Sounding Balloon, un payload italiano nell’ambito del progetto europeo Hemera.
La campagna di lancio è stata organizzata ed operata dal CNES (Centre National d’Etudes Spatiales - France) dalla località di Aire-sur-l’Adour.
Il payload è stato lanciato in mattinata e recuperato nel pomeriggio. Il progetto HEMERA (https://cordis.europa.eu/project/id/730970/reporting/it ), che nasce ai fini di migliorare e coordinare le attività scientifiche a mezzo palloni stratosferici e ha lo scopo di creare una piattaforma europea tecnico-scientifica condivisa e interoperabile mediante l’uso di palloni stratosferici. Il progetto è frutto della collaborazione di 13 organizzazioni ed il coordinamento è affidato al CNES.
Nell’ambito di tale progetto (https://www.hemera-h2020.eu/ ) sono state organizzate due call for proposals al fine di selezionare a livello internazionale i migliori esperimenti scientifici. A tali progetti è stata offerta la possibilità di un volo gratuito da pallone.
Il risultato di entrambe le call ha evidenziato una fervente attività da parte della comunità scientifica italiana che ha dimostrato di presentare dei progetti di elevato valore scientifico. La comunità italiana infatti ha partecipato con il maggior numero di proposte (24) ed ha avuto in proporzione il maggior numero di esperimenti selezionati per una percentuale superiore al 50%.
Dettagli sul payload italiano lanciato ieri 14 Ottobre 2021:
• Low Noise Static Fast Fourier Spectrometer: finanziato e coordinato dall’ASI e il cui responsabile scientifico è il dott. Fabio Frassetto del CNR.
Low Noise Static Fast Fourier Spectrometer è uno strumento a trasformata di Fourier, che utilizza dei prismi come elementi disperdenti al posto di reticoli. Questa scelta consente di mantenere contenuto il costo dello strumento e di ridurre le sorgenti di rumore interne. Grazie alla compattezza e alle prestazioni dello strumento le possibili applicazioni di interesse in ambito spaziale potrebbero essere analisi in-situ di atmosfere planetarie. Inoltre, grazie al fatto che raccoglie molta luce e non necessita di una fenditura di ingresso, uno strumento del genere può essere utilizzato per tutte quelle applicazioni astrofisiche in cui la sorgente da analizzare è debole ed estesa.
Leggi qui l'articolo sui primi tre playload italiani lanciati l'11 settembre