Responsabilità Missione NASA
Data Lancio 12 Agosto 2005
Fine Missione in corso (seconda estensione di missione)
Descrizione
Mars Reconaissance Orbiter (MRO) è la sonda di esplorazione planetaria della NASA lanciata nell’Agosto 2005 e operativa in orbita marziana dalla fine del 2006. La missione di MRO è finalizzata alle osservazioni attraverso la mappatura globale della superficie (nel campo del visibile e del vicino infrarosso), all’investigazione del sottosuolo, all’identificazione di futuri siti di atterraggio di sonde e al futuro supporto di comunicazione e navigazione alle missioni marziane. Uno degli strumenti principali a bordo è SHARAD (SHAllow RADar) un radar usato per esplorare il sottosuolo marziano. Il radar sta investigando il sottosuolo nelle prime centinaia di metri con una risoluzione verticale circa 20metri, quella orizzontale di circa cento lungo la traiettoria, mentre perpendicolarmente la risoluzione è dell’ordine del chilometro in funzione delle caratteristiche del sottosuolo e della superficie locali.
Lo strumento radar punta al nadir con un funzionamento ad impulsi su due modalità di funzionamento: radar ed altimetro. Per isolare i riflettori del sottosuolo usa la tecnica dell’apertura sintetica. Lo strumento consiste di un’antenna e del sistema elettronico, operanti in un range di lunghezze d’onda centrate a 20 MHz +/- 5 MHz. Questa configurazione consente di analizzare le proprietà dielettriche del sottosuolo mantenendo un basso clutter della superficie. Le frequenze selezionate sono in grado di penetrare la ionosfera. Il ciclo totale di trasmissione e ricezione di ogni singolo impulso è di pochi millisecondi. Il segnale ricevuto è quindi down-converted, trasformato da analogico in digitale e compresso.
Obiettivi Scientifici
L’ obiettivo principale di SHARAD è quello di individuare e cartografare in aree selezionate le interfacce dielettriche fino alla profondità di 1 chilometro e di interpretare le interfacce in termini geologici e geofisici. L’individuazione di interfacce nel sottosuolo è il primo passo per la ricostruzione della geologia marziana, per la definizione delle strutture e delle configurazioni di strati e formazioni. Le frequenze sono state selezionate, in base ai modelli correnti del sottosuolo di Marte, al fine di identificare la presenza di depositi acquiferi o di strati di ghiaccio e studiare la struttura dei depositi glaciali polari.
Contributo Italiano
Lo strumento scientifico è stato sviluppato in Italia e fornito alla NASA dall’ASI come Facility Instrument con la guida scientifica di un Principal Investigator selezionato da ASI a seguito di bando nella persona del dr. Roberto Seu del Dipartimento INFOCOM dell’Università “LA Sapienza” di Roma. L’azienda responsabile dello sviluppo industriale è la Alenia Spazio, oggi Thales Alenia Space, di Roma, che ha così consolidato il proprio know how nel settore.
Accordi Internazionali
E’ il primo facility instrument italiano a bordo di una missione completamente americana. L’ASI ha partecipato, con coinvolgimento diretto di personale, alle fasi di consegna e integrazione dello strumento, nonché alla campagna di lancio, sulla base di accordi tra le agenzie e di un Memorandum of Understanding firmato il 21/01/2004 che include anche la gestione, archiviazione e distribuzione dei dati, a cura dello ASDC dell’ASI.