Il Calorimetric Electron Telescope (CALET) è un osservatorio di raggi cosmici operante da Agosto 2015 sulla piattaforma esterna del Modulo Sperimentale Giapponese (KIBO/JEM) sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Lo strumento è ottimizzato per studiare con precisione le proprietà degli elettroni cosmici ad energie estreme fino a decine di TeV (“tera-elettronvolt”). A queste energie, infatti, misure spettrali dirette e ad alta precisione potrebbero rivelare importanti informazioni per la ricerca di Materia Oscura e la comprensione dei meccanismi di evoluzione e funzionamento del nostro Universo.  CALET è inoltre in grado di misurare la composizione e le abbondanze relative dei nuclei provenienti dallo spazio, dai protoni (che ne costituiscono la componente principale) fino agli elementi più pesanti del ferro con numero atomico Z=40.

CALET è una missione sponsorizzata da JAXA (Japan Aerospace Exploration Agency), con la partecipazione di ASI e NASA, alla quale collaborano ricercatori di università giapponesi e di istituzioni italiane e americane. L’Agenzia Spaziale Italiana partecipa alla missione CALET dal 2011, supportando ricercatori delle Università di Siena, Pisa, Firenze, Padova, Tor Vergata e di IFAC-CNR. Il contributo italiano è stato fondamentale per lo sviluppo dello strumento e del sistema di alimentazione ad alta tensione. Ad oggi, i ricercatori italiani partecipano alla gestione dell’apparato CALET durante le operazioni in orbita e all’analisi dei dati inviati a terra, coprendo un ampio spettro di aspetti scientifici: dalla comprensione dei meccanismi legati all’origine, accelerazione e propagazione dei raggi cosmici – argomento di ricerca principale di CALET – passando allo studio di raggi gamma di alta energia, di fenomeni transienti GRB (Gamma-Ray Bursts), di fenomeni legati alla fisica solare ed applicazioni di meteorologia spaziale, fino alla ricerca di possibili controparti multi-messaggere ad eventi associati all’emissione di onde gravitazionali.

Nei primi 3 anni di presa dati, CALET ha acquisito e trasmesso a terra circa 1,8 miliardi di eventi osservati. I dati sono messi a disposizione dei gruppi di ricerca italiani per essere analizzati ed i risultati successivamente pubblicati attraverso il Cosmic Ray DataBase (CRDB), servizio di accesso pubblico ai dati fornito da Space Scienze Data Center (a Roma, presso ASI).

I risultati scientifici di CALET, descritti in dettaglio nel portale web di CALET, stanno fornendo nuove informazioni fondamentali per la comprensione della fisica dei raggi cosmici. CALET continuerà l’attività osservativa almeno fino al 2021: la quantità di dati raccolti da CALET fino alla fine della missione aumenterà notevolmente le prospettive per fornire risposte a molte domande aperte circa i meccanismi di funzionamento ed evoluzione del nostro Universo.

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