Uno dei problemi principali cui vanno incontro  gli astronauti in missioni di volo spaziale di lunga durata è l'esposizione alle radiazioni ionizzanti e il conseguente stress ossidativo. La retina umana è tra gli  organi  maggiormente colpiti dalle radiazioni ionizzanti. Inoltre, i continui cambiamenti nelle condizioni di illuminazione dovuti al movimento della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) portano gli astronauti a sperimentare varie albe e tramonti nelle 24 ore. Questi fenomeni causano problemi e difficoltà nel mantenere il ritmo del sonno.
L’esperimento Night Vision (Eyespots and Macular Pigments Extracted from Algal Organisms Immobilized in Organic Matrix with the Purpose to Protect Astronaut’s Retina ) è uno studio sulla risposta di ceppi di microalghe (che contengono eyespots simili alla retina umana) alle radiazioni spaziali al fine di ottenere risultati che possanoessere utilizzati per migliorare i futuri piani alimentari destinati agli astronauti.

La luteina (sostanza presente nei vegetali con azione protettiva dal danno cellulare) e la zeaxantina (sostanza che si trova di solito in frutta e verdura di colore giallo/arancione, così come nel tuorlo d'uovo) sono i pigmenti presenti sia nella macula che nella lente dell'occhio umano e vengono indicati anche come pigmenti maculari (MP). Appartengono alla famiglia delle xantofille (pigmenti gialli e arancioni presenti nelle piante, grassi animali e tuorli d'uovo) che sono derivati ​​ossidati dei caroteni, che includono diversi composti. Sia i caroteni che le xantofille appartengono a una classe di poliisoprenoidi (molecole sintetiche). Gli effetti degli MP sul corpo umano comprendono il miglioramento della funzione visiva e la protezione dai danni foto-indotti, in quanto in grado di filtrare la luce blu e schermare le radiazioni ad onde corte. Studi epidemiologici hanno mostrato una forte correlazione tra i livelli di luteina e zeaxantina nei tessuti oculari, nel siero e nel plasma sanguigno e una ridotta incidenza di stress ossidativo associato all'età e alla degenerazione del pigmento maculare.

Gli MP non possono essere sintetizzati dall'organismo e devono essere introdotti attraverso la dieta. Esistono altre xantofille che svolgono anche un ruolo importante nella protezione dell'apparato visivo. L'alga unicellulare Chlamydomonas reinhardtii possiede solo un cloroplasto che è in contatto con un organello arancione chiamato eyespot; simile alla retina umana. Come la retina umana, l'eyespot algale presenta pigmenti maculari coinvolti nella percezione della luce e un'organizzazione simile. Altre alghe con eyespot simili includono Chlamydomonas nivalis e Haematococcus pluvialis.
Questo progetto propone lo studio della resistenza alle radiazioni ionizzanti delle alghe e dei mutanti genetici di Chlamydomonas reinhardtii che accumulano varie quantità di pigmenti maculari negli eyespot. Estratti di eyespot saranno inoltre valutati per il loro effetto protettivo antiossidante e per il potenziale impego per l’alimentazione in future missioni di esplorazione umana dello spazio.

Missione: Expedition 27-28

Data di lancio: 16/05/2011 00:00:00

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VENERDÌ 05 LUGLIO 2024

Conclusa la 2 edizione del workshop “L’impegno Italiano nel settore dei CubeSat: tecnologie e missioni future” ‣

Si è conclusa con successo la seconda edizione del Workshop “L’impegno Italiano nel settore dei CubeSat: tecnologie e missioni future”, organizzato dalle Unità Micro e Nanosatelliti e Tecnologie dell’Agenzia Spaziale Italiana, confermandosi come un evento importante per l'intera comunità nazionale. Ampia la partecipazione, con esperti provenienti da università, istituti di ricerca, aziende e istituzioni, che hanno condiviso le loro competenze e idee in un clima di collaborazione e entusiasmo. Particolarmente apprezzati gli interventi del Direttore Generale dell’ASI, Luca Vincenzo Maria Salamone, del Comandante del Comando delle Operazioni Spaziali dello Stato Maggiore Difesa, Generale Luca Monaco, e del Responsabile dell’Unità “Cubesat Systems” dell’Agenzia Spaziale Europea, Roger Walker. Durante il workshop, i partecipanti hanno avuto l'opportunità di approfondire vari aspetti legati ai CubeSat, dallo sviluppo delle missioni e delle relative tecnologie abilitanti fino alle sfide operative e alle potenzialità future. Accanto alle sessioni di presentazione sono state molto apprezzate anche l’area espositiva allestita per l’occasione e l’opportunità offerta per incontri B2B. Questo scambio di conoscenze ha rafforzato la consapevolezza del ruolo strategico dell’Agenzia nel promuovere la leadership europea della filiera italiana nel settore dei CubeSat. La buona riuscita del workshop è testimoniata non solo dall'alto numero di partecipanti, ma anche dai numerosi feedback positivi ricevuti dal comitato organizzatore che sottolineano l'importanza di iniziative come questa per favorire l'innovazione e la crescita della comunità scientifica e tecnologica nazionale. Elenco delle presentazioni

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