Sulla Terra, il sangue scorre dal cervello verso il cuore in parte grazie alla forza di gravità. Poco è noto sulla regolazione di questo processo in ambiente microgravitazionale. Durante le missioni, molti astronauti lamentano mal di testa e altri sintomi neurologici, che possono essere correlati ad una alterata azione della forza di gravità sul flusso sanguigno. L’esperimento Drain Brain utilizza uno speciale colletto per misurare il flusso sanguigno proveniente dal cervello, con l’obiettivo di studiare quali processi fisici nel corpo possono compensare la mancanza di gravità per garantire che il sangue fluisca correttamente. Il colletto sviluppato nell’esperimento è un pletismografo estensimetrico, in grado di studiare i processi di fisiologia umana, secondo un protocollo sperimentale eseguito dall’astronauta durante la missione sulla ISS. La strumentazione viene utilizzata a sia per studiare il ritorno venoso cerebrale in condizioni di microgravità sia per comprendere eventuali fenomeni di adattamento fisiologico.
La pletismografia basata sull’uso di estensimetri è una tecnica non invasiva che misura variazioni di capacità associate a variazioni del volume del sangue, registrate attraverso un sensore estensibile che circonda il collo. E’ un metodo indipendente dall’operatore, non invasivo, ideale per essere trasportato nello spazio con il fine di studiare la modalità di drenaggio venoso cerebrale in ambiente microgravitazionale