I voli spaziali di lunga durata comportano una maggiore esposizione degli astronauti alle radiazioni cosmiche. L'hardware ALTEA (Anomalous Long Term E ects in Astronauts') è stato progettato per misurare la radiazione di particelle nell'ambiente spaziale e determinare come questa radiazione in uisca sul sistema nervoso centrale (CNS) dell'equipaggio. L'esperimento comprende un dispositivo a forma di elmetto che contiene 6 rilevatori di particelle di Silicio progettati per misurare le radiazioni cosmiche che attraversano il cervello. I rilevatori misurano la traiettoria, l'energia e la specie delle singole particelle ionizzanti. Allo stesso tempo un elettroencefalografo (EEG) misura l'attività cerebrale del membro dell'equipaggio per determinare se i colpi di radiazione causano cambiamenti nell'elettro siologia del cervello, in tempo reale.
Un e etto comune dell'esposizione alle radiazioni riportato dagli astronauti è la percezione dei lampi di luce. Il meccanismo reale di questi lampi di luce non è chiaro. Precedenti studi sulla stazione spaziale MIR suggeriscono che sia i nuclei pesanti che i protoni innescano risposte anomale al sistema nervoso centrale. Uno stimolatore visivo veri ca il sistema visivo complessivo dell'astronauta, compresi gli stimoli di adattamento al buio per monitorare lo stato visivo. Sebbene non presidiato, l'hardware ALTEA fornisce una misura continua della radiazione cosmica nel laboratorio statunitense ISS, Destiny. Gli e etti neuro siologici delle radiazioni cosmiche nei viaggi nello spazio a lungo termine non sono mai stati esplorati con la profondità dell'esperimento ALTEA. I dati raccolti aiuteranno a quanti care i rischi per gli astronauti nelle future missioni spaziali di lunga durata e proporranno contromisure ottimizzate.