Si è conclusa a Brema la riunione del Consiglio a livello ministeriale dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), CM25, nella quale i paesi parte dell’Agenzia europea hanno definito il percorso di sviluppo dei prossimi programmi spaziali del nostro continente. Obiettivo centrale dell’incontro è stato rafforzare la posizione europea in campo internazionale per raggiungere la competitività e l'indipendenza nello spazio.
La delegazione italiana è stata guidata dal ministro delle Imprese e del Made In Italy, Adolfo Urso con il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente. I lavori si sono aperti con la designazione unanime del ministro Adolfo Urso quale presidente del consiglio, nomina che ha anticipato l’annuncio dell’Italia prossimo organizzatore della Ministeriale ESA prevista nel 2028.
I Consigli ministeriale dell’ESA sono appuntamenti triennali nei quali si decidono le attività e gli stanziamenti finanziari per i programmi obbligatori e opzionali dei successivi tre anni dell’ESA. Il nostro Paese è tra i fondatori ed è tra i primi contributori di ESA.
Ammontano a poco più di 22 di miliardi di euro le sottoscrizioni da parte degli Stati Membri ESA con un energico balzo in avanti rispetto al 2022. Per il nostro Paese l’impegno si è attestato a 3,5 miliardi di euro per i prossimi tre anni, contributo che assesta l’Italia tra i primi tre contributori dell’ESA con Germania saldamente in prima posizione. Rispetto alla scorsa tornata ministeriale il nostro Paese ha incrementato il proprio impegno di circa 500 milioni di euro, passando dai poco più di 3 miliardi agli attuali 3,5 pari a circa il 13% di incremento. Un contributo che ha rispettato le aspettative per il coinvolgimento dell’Italia in Europa.
Tutti i programmi nei quali l’Italia ha investito sono prioritari e vanno nell’ottica della conferma e del consolidamento del ruolo del nostro Paese in tutti i campi delle attività spaziali. Dall’accesso allo spazio, con Vega e Ariane, in piena collaborazione finalmente con la Germania e Francia, all’osservazione della Terra, passando per la navigazione, le comunicazioni sicure fino alla scienza dello spazio.
A conclusione dei lavori sono state unanimi le dichiarazioni sulla necessità di rafforzare la cooperazione tra i paesi Europei e tra l’ESA e l’UE per accrescere la competitività del nostro continente in un settore che è divenuto sempre più elemento e leva consistente in campo economico e strategico. Le decisioni dei delegati hanno portato anche la decisione della scelta di tre astronauti europei che saranno coinvolti nelle prossime missioni lunari. Italia, Germania e Francia hanno ricevuto un riconoscimento al loro inteso e permanente coinvolgimento nell’esplorazione umana spaziale. La selezione dei nomi relativi avverrà nei tempi e nei modi complessi che vedono la scelta.
“L’Italia torna protagonista nello Spazio europeo – ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso - contribuendo in modo significativo alle determinazioni della Ministeriale dell'ESA. Lo dimostrano l’ingresso di un astronauta italiano tra i tre europei destinati alla missione lunare Artemis e la decisione di aumentare il nostro contributo all’Agenzia Spaziale Europea di oltre il 13%, portandolo a 3,5 miliardi: una cifra mai raggiunta dal nostro Paese, un impegno che ha superato le aspettative della stessa ESA e che assicurerà la copertura integrale di tutti i programmi per noi prioritari e che hanno importanti ricadute industriali nel nostro Paese: dall’accesso allo spazio con Vega e Ariane all’osservazione della Terra, dalla navigazione alle comunicazioni in sicurezza, fino agli esperimenti spaziali”. È quanto dichiarato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy e Autorità delegata per lo spazio, sen. Adolfo Urso, a conclusione dei lavori del Council Meeting at Ministerial Level 2025 dell’ESA di Brema. “Una ritrovata centralità dell’Italia dimostrata anche dalla scelta dei Paesi membri dell’ESA di affidarci la presidenza della Ministeriale, Conferenza che si è svolta in un autentico spirito di coesione e condivisione, consapevoli della realtà che insieme dobbiamo affrontare, ben superiore al passato - ha aggiunto Urso -. È il clima che guiderà il triennio della presidenza italiana fino al prossimo Consiglio Ministeriale ESA che ospiteremo nel 2028 nel nostro Paese. Le tre grandi nazionali industriali e spaziali, Italia, Francia e Germania hanno indicato la via da seguire”
“È stato un Consiglio ministeriale dell’ESA nel quale – ha ricordato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente - si sono raggiunti diversi principi importanti per il prossimo futuro dello spazio europeo. Si è trattato di un momento di passaggio importante per ESA e per tutti gli Stati Membri. Per l’Italia è stato fondamentale richiamare l’attenzione sul futuro dell’Europa anche attraverso lo Spazio puntando verso una sempre maggiore autonomia europea creando, anche, nuove opportunità agli Stati Membri, alle loro imprese ai loro ecosistemi di ricerca, espandendo e consolidando le capacità di utilizzo dello spazio a beneficio dei cittadini europei. Abbiamo confermato e incrementato durante questo Consiglio, presieduto dal ministro Adolfo Urso, la grande importanza del settore spaziale per il nostro Paese. Importanza rafforzata anche dall’annuncio che tre astronauti europei saranno coinvolti in una missione lunare. Un annuncio che conferma, la grande importanza che il settore spaziale italiano riveste in ambito europeo. Una ulteriore conferma è data dalle significative risorse investite dal nostro Paese, a livello nazionale, europeo ed internazionale negli ultimi anni grazie all’azione sinergica dell’Esecutivo e del Comint in coordinamento con l’ASI. La road map tracciata a Brema segue, quindi, il nostro auspicio di rafforzare le basi, in un settore sempre più competitivo e strategico a livello globale, per un solido e proficuo sviluppo, istituzionale e commerciale, anche con l’ingresso di nuovi attori, avendo il comune obiettivo di concorrere al raggiungimento di una sempre più ampia autonomia e resilienza europea nello Spazio. Prossimo appuntamento in Italia per il consiglio ministeriale del 2028”.
I prossimi tre anni saranno decisivi e importanti per elevare il futuro dell’Europa anche attraverso lo Spazio per giungere a una autonomia europea sempre più elevata e al passo con i diversi competitors. Il settore spaziale è luogo nel quale stanno fiorendo nuove opportunità di crescita e di sviluppo per tutti gli Stati, e per l'ESA l’obiettivo deve essere quello di rafforzare la competitività europea. Rispetto al precedente incontro il mondo è cambiato, nuovi attori si sono affacciati sul mercato spaziale, questo richiede un diverso approccio per lo sviluppo dell’ecosistema dello Spazio.
La due giorni di Brema si è focalizzata, proprio, sulla necessità di accrescere la competitività dell’Europa per tutelare la sovranità del nostro continente attraverso una sempre maggiore autonomia e capacità di essere sul mercato e rispondere alle sfide in atto. Lo spazio è luogo di grandi benefici economici e di sicurezza, ma è luogo anche dal quale giungono enormi ricadute positive per tutti i cittadini.
L’impegno italiano è stato importante anche attraverso la richiesta di una maggiore sinergia e dialogo con Bruxelles. Per il nostro Paese il consiglio ministeriale pone le basi per l’ingresso di nuovi attori.
Foto in apertura: da sinistra: il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il Direttore generale dell'ESA, Josef Aschbacher, Dorothee Bär, Ministro della Ricerca, tecnologia e spazio, Germania e Anne-Sophie Bradelle, responsabile del dipartimento di comunicazione dell'ESA. Crediti: ESA - S. Corvaja




