“Quanto spazio c’è nella tua giornata?" disponibile su AsiTv, YouTube e sui canali social dell'Agenzia

02 Dicembre 2025

Lo sapevi che molte delle tecnologie sviluppate per l'esplorazione spaziale si sono poi trasformate in applicazioni che usiamo quotidianamente? La fotocamera dei nostri smartphone è forse l’esempio più emblematico di come le ricerca spaziale produca innovazioni che attraversano diversi settori, migliorando la nostra vita e diventano parte integrante delle abitudini quotidiane.

E' questo il tema del quarto episodio de 'Lo Spazio In Tasca', la nuova miniserie ideata e raccontata da Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana.

L'ultimo episodio “L’AI nello Spazio” sarà online il 16 dicembre in occasione della Giornata Nazionale dello Spazio.

Guarda e scarica l'episodio 4 "Quanto spazio c’è nella tua giornata?"

Il Trasferimento Tecnologico: Dallo Spazio alla Terra e Viceversa

Lo spazio non è solo una frontiera per l’esplorazione dell'universo, ma anche un incubatore di invenzioni che, da decenni, alimentano l'innovazione in numerosi settori terrestri. Sebbene le missioni spaziali siano sempre state sinonimo di avanzamento tecnologico, molti dei progressi sviluppati per le esigenze dell'esplorazione spaziale hanno avuto un impatto diretto sulla vita quotidiana, spesso senza che ce ne rendessimo conto. Dalla fotocamera dello smartphone ai sistemi di sicurezza antincendio, dalle tute ignifughe ai materiali a memoria di forma, molte delle invenzioni che oggi diamo per scontate sono il frutto di tecnologie sviluppate per lo spazio.

La fotocamera dello smartphone: La rivoluzione iniziata negli anni '60

Negli anni '60, mentre la NASA si preparava a inviare l'uomo sulla Luna, un ingegnere del Jet Propulsion Laboratory (JPL) di Pasadena, Eugene Lally, propose per la prima volta l'uso di sensori a mosaico per convertire la luce in impulsi elettrici, un'idea che sarebbe diventata fondamentale per la produzione di immagini digitali. La tecnologia che Lally immaginò, il sensore CMOS (Complementary Metal-Oxide-Semiconductor), venne perfezionata nei decenni successivi, e nel 1963 la NASA progettò questo sensore per analizzare immagini planetarie. Oggi, il CMOS è il cuore di ogni fotocamera digitale, e lo troviamo in ogni smartphone. Questo sensore, che un tempo serviva per analizzare le immagini di pianeti lontani, è diventato un elemento essenziale nelle nostre vite quotidiane, permettendoci di scattare foto di qualità straordinaria, girare video in 8K e fare streaming sui social in tempo reale.

Invenzioni spaziali che hanno trasformato la medicina

Le applicazioni della tecnologia spaziale non si limitano al mondo della fotografia. Il trasferimento tecnologico dallo spazio alla Terra ha avuto anche un impatto profondo in campo medico. Tecnologie sviluppate per le missioni spaziali hanno migliorato la diagnosi e il trattamento delle malattie. Le protesi, le ossa sintetiche, gli impianti dentali e i sistemi diagnostici per immagini, come la TAC, sono solo alcune delle innovazioni che hanno trovato la loro applicazione in medicina grazie alla ricerca spaziale. Questi dispositivi, che oggi sono standard nelle cliniche di tutto il mondo, sono nati dall’esigenza di creare soluzioni per astronauti che affrontano condizioni fisiche estreme nello spazio, come l'assenza di gravità.

Il trasferimento tecnologico va in entrambe le direzioni

Il trasferimento tecnologico non è però un processo unidirezionale. Mentre la Terra beneficia delle scoperte spaziali, l'industria spaziale attinge anche alle tecnologie terrestri per rispondere alle proprie necessità. In questo scambio reciproco, l'Italia gioca un ruolo fondamentale. Alcune delle aziende italiane più innovative sono coinvolte direttamente nelle missioni spaziali, portando le loro competenze in vari settori, dal design alla sicurezza.

Un caso emblematico è la tuta spaziale progettata da Prada per il ritorno dell’uomo sulla Luna, nell'ambito del programma Artemis. Questa tuta, chiamata AxEMU (Axiom Extravehicular Mobility Unit) e sviluppata in collaborazione con Axiom Space, è un esempio di come l'innovazione tecnologica, il design e la funzionalità possano combinarsi in un progetto che va oltre l’aspetto estetico. La ricerca tecnologica applicata alla sicurezza spaziale è al centro anche del progetto della Dainese. L'azienda, famosa per l'abbigliamento protettivo per sport estremi, ha creato la Skinsuit, una tuta progettata per contrastare l’allungamento della colonna vertebrale degli astronauti durante le lunghe missioni spaziali, mantenendo la loro salute fisica.

L'Italia nello spazio: Dall’alta velocità alla Stazione Spaziale Internazionale

Altre aziende italiane, come Sabelt e Dallara, sono coinvolte in progetti spaziali. Sabelt, nota per la sua esperienza nelle cinture di sicurezza per la Formula 1, ha sviluppato reti di contenimento per il veicolo Cygnus, un modulo di rifornimento automatico senza equipaggio che trasporta rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Il know-how di Dallara nel settore automobilistico è stato invece applicato per produrre componenti di razzi Falcon 9 per SpaceX. Questi esempi evidenziano come competenze avanzate nel design e nella tecnologia di alta precisione, nate per la Formula 1, possano essere adattate per missioni spaziali, migliorando la sicurezza e l'efficienza dei veicoli spaziali.

Senza lo Spazio, esisterebbero?

Senza le sfide imposte dallo spazio, molte delle tecnologie che oggi usiamo ogni giorno non esisterebbero. Le fotocamere digitali che utilizziamo per immortalare momenti speciali o le tecnologie mediche che salvano vite sono il risultato di decenni di ricerca per garantire il successo delle missioni spaziali. L'innovazione spaziale ha anche creato una rete invisibile di collaborazioni e scambi tra settori, che alimentano un ciclo continuo di progresso. Questo ponte tecnologico, che collega la Terra allo spazio, è fondamentale per la nostra vita quotidiana e per rendere lo spazio sempre più abitabile.

Il trasferimento tecnologico tra la Terra e lo spazio non è solo un fenomeno tecnologico, ma un processo che ha un impatto diretto sul nostro benessere. In questo scambio continuo, le scoperte spaziali continuano a trasformare la nostra vita quotidiana, e le soluzioni terrestri sono fondamentali per affrontare le sfide dell’esplorazione spaziale, creando un sistema virtuoso che rafforza e arricchisce entrambi i mondi.

 

Guarda e scarica l'episodio 3 "L'Italia nel Sistema Solare"

Guarda e scarica l'episodio 2:“Chi si prende cura di satelliti e astronavi dello spazio?”

Guarda e scarica l'episodio 1: “E se si spegnessero i satelliti?”

 

 

 

 

 

 

 

Se vuoi approfondire gli episodi de "Lo Spazio in Tasca":

Episodio 1: E se si spegnessero i satelliti? - 21 ottobre

Episodio 2: Chi si prende cura di satelliti e astronavi dello spazio?” - 4 novembre

Episodio 3: “L’Italia nel Sistema Solare” - 18 novembre

Episodio 4: “Quanto Spazio c’è nella tua giornata?” - 2 dicembre

Episodio 5: “L’AI nello Spazio” - 16 dicembre

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