L'osservatorio Flyeye è la prima unità di una rete globale di telescopi per il monitoraggio dei Near-Earth Objects

24 Settembre 2024

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Regione Sicilia  ha rigettato il ricorso di alcune associazioni ambientaliste che si opponevano alla realizzazione dell'osservatorio FlyEye sul Monte Mufara, gestito dall’ESA.

"Sono particolarmente lieto di accogliere la notizia sul pronunciamento del Tar Sicilia che consentirà ad una iniziativa strategica e di valenza internazionale, supportata da ESA, di essere realizzata sul territorio italiano, in Sicilia - ha dichiarato il presidente dell'ASI Teodoro Valente - la decisione è il riconoscimento di lavoro di attenzione che in questi anni le istituzioni, ESA e ASI hanno messo a punto per giungere alla progettazione di una infrastruttura che rispetti l’ambiente circostante. Si tratta di un telescopio per la sorveglianza planetaria che nasce da un brevetto italiano e che consentirà al Paese di posizionarsi all'avanguardia a livello mondiale. È riconosciuta l'eccellenza della comunità scientifica italiana, il rispetto della legalità, il supporto continuo dell'esecutivo e in particolare del ministro Adolfo Urso, autorità delegata per lo Spazio, il ruolo di primo piano che l'Italia svolge in ambito spaziale. Iniziative che consentiranno di avere ricadute sostanziali anche sul territorio. La scienza legata a FlyEye avrà grandi benefici per tutta l’umanità”.

L'osservatorio Flyeye sarà la prima unità di una rete globale di telescopi per il monitoraggio degli oggetti vicini alla Terra (Near-Earth Objects, NEO) sviluppata dal Programma di Sicurezza Spaziale dell'ESA. I telescopi  scansioneranno continuamente il cielo durante la notte, identificando automaticamente i potenziali oggetti pericolosi vicini alla Terra, permettendo così di fornire un avviso tempestivo in caso di potenziale pericolo.

Crediti foto: ESA

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