Si è da poco concluso con successo il test dell’High-Energy Particle Detector (HEPD-02) presso l’area sperimentale BTFEH2 della Beam Test Facility dei Laboratori Nazionali di Frascati. HEPD-02 è uno degli strumenti italiani che voleranno a bordo del satellite CSES-02, il secondo di una costellazione sviluppata dalla Cina in collaborazione con l’Italia nell’ambito del progetto CSES-Limadou.
Limadou è una collaborazione scientifica italiana, nata grazie al fondamentale apporto tecnico, istituzionale e finanziario di ASI, che riunisce ricercatori di INFN, INAF, CNR, INGV e di diverse Università italiane, con competenze interdisciplinari che vanno dal campo della geofisica a quello della fisica dell’atmosfera, della ionosfera, della magnetosfera, della fisica delle particelle, della fisica solare. L’ambizioso obiettivo è infatti quello di studiare l’accoppiamento della litosfera, della ionosfera e della magnetosfera. Per farlo, i satelliti CSES sono dotati di un nutrito insieme di strumenti, tra i quali spicca HEPD.
Questo innovativo rivelatore di particelle è una vecchia conoscenza di BTF: il suo predecessore HEPD-01 fu validato in BTFEH1 nel 2017 e nel 2022 è stato calibrato un prototipo di HEPD-02 in BTFEH2. Il test appena concluso è uno dei più importanti nella serrata campagna di caratterizzazione che precede il lancio del satellite, previsto tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024.
I due satelliti CSES, volando su orbite coordinate, permetteranno di esplorare simultaneamente la magnetosfera in diversi punti e con diversi parametri, misurando sia variabili locali che globali utili per una migliore comprensione del sistema terra e dei cambiamenti in atto nello spazio circumterrestre.
Nella foto in alto, da sinistra a destra: Giuseppe Osteria (INFN, sezione di Napoli), Marianna Rinaldi (ASI), Tiziana Scopa (ASI), Ester Ricci (Università degli studi di Trento), lo strumento HEPD-02 (ASI e INFN), Luca Gennaro Foggetta (INFN, Laboratori Nazionali di Frascati) e Roberto Iuppa (Università degli studi di Trento).