Si è conclusa con successo la campagna di test ambientali per qualificare al volo spaziale lo strumento Electric Field Detector (EFD), realizzato congiuntamente da un team di scienziati ed ingegneri dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) nell’ambito del programma Limadou, coordinato dall’Agenzia Spaziale Italiana.
EFD, realizzato dal team italiano per misurare le componenti del campo elettrico in un ampio intervallo di frequenze sarà integrato nei prossimi mesi a bordo del secondo satellite CSES, acronimo di China Seismo-Electromagnetic Satellite, una missione spaziale congiunta sino-italiana composta da un satellite per lo studio del campo magnetico, del plasma e dei flussi di particelle nell'orbita terrestre, e delle perturbazioni dovute a particolari eventi cosmici e solari.
CSES-02 sarà lanciato a bordo di un vettore cinese dalla base di lancio del Centro spaziale di Jiuquan e porterà in orbita oltre a EFD anche HEPD-02 (High Energy Particle Detector), anch’esso realizzato dalla collaborazione italiana Limadou, oltre ad altri strumenti cinesi per la misura del plasma e del campo magnetico.
Il mese scorso erano stati superati con successo dal modello di volo anche tutti i test di vibrazione e shock che simulano il lancio e la messa in orbita del satellite.
Un team integrato INAF-INFN partirà la settimana prossima per Pechino per effettuare i test di accettazione ed integrazione del modello di qualifica di EFD, già arrivato da varie settimane al centro spaziale cinese dove viene integrato il secondo satellite CSES-02.
In parallelo le attività proseguiranno, sempre nei Laboratori INAF-IAPS, con la calibrazione del modello di volo di EFD nella grande Camera al Plasma a partire da martedì 12 aprile, ultima attività prevista prima della spedizione dello strumento in Cina.
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