Il Copernicus Masters è la principale competizione per l'innovazione che assegna ogni anno premi ai migliori servizi, prodotti e concetti aziendali che utilizzano l’osservazione satellitare nella vita di tutti i giorni e sin dalla sua prima edizione del 2011, la sua missione è stata quella di stimolare lo sviluppo di applicazioni orientate al mercato.
Lo spettro delle soluzioni aziendali sviluppate riflette le molteplici opportunità rese possibili da questa tecnologia orientata al futuro: sia singoli individui che interi settori industriali possono trarre vantaggio dall’osservazione della terra in ambiti quali assistenza sanitaria, tempo libero, gestione del traffico, gestione delle emergenze e dei disastri, logistica ferroviaria, marittima e del trasporto aereo - solo per citarne alcuni.
Anche nel 2022, l'Agenzia Spaziale Italiana ha aderito a questa competizione. Infatti, l’Agenzia crede fortemente nelle iniziative per giovani innovatori e nello scouting di idee tecnologiche che utilizzano lo spazio come leva per costruire un futuro sostenibile.
I vincitori della competizione italiana del 2022 sono Stefano Bagli e Paolo Mazzoli della GECOSISTEMA, che ci raccontano come è nata l’idea, rivelatasi vincente, di SaferPLACES.
Come è nata l’idea di partecipare ai Copernicus Masters 2022?
A fine 2021, dopo il progetto di ricerca SaferPLACES finanziato da EIT-Climate KIC, avevamo in mano una Piattaforma cloud web in grado di produrre e prevedere gli allagamenti nella città anche sfruttando i dati climatici e satellitari di Copernicus. Il Copernicus Master ci sembrava un’occasione perfetta per presentare la nostra innovazione e ricevere un riscontro durante il processo di valutazione della proposta.
Avete vinto con la vostra proposta SAFERPLACES. Ci raccontate, in sintesi, di cosa si tratta?
Quando, nel 2021, abbiamo iniziato a lavorare sul progetto SaferPLACES, avevamo in testa questa domanda: Le nostre città sono pronte per affrontare il prossimo evento climatico estremo?
Purtroppo, le recenti catastrofiche alluvioni, come quelle che hanno interessato la regione Marche ed Ischia a fine 2022, evidenziano come sia necessario disporre di strumenti innovativi e conoscenze adeguate ad affrontare questi eventi, per prevenire perdite economiche, salvare vite umane e per progettare future città più resilienti.
Noi crediamo che la risposta alla domanda precedente stia nella disponibilità della “Flood Risk Intelligence”, ovvero la capacità di sfruttare informazioni sull’allagamento nelle città ad elevata risoluzione spaziale in grado di distinguere il rischio edificio per edificio e disponibili sia per eventi storici, che in tempo reale e per scenari futuri.
L'innovazione di SaferPLACES consiste nella capacità di fornire informazioni cruciali sul rischio di allagamento (Flood Risk Intelligence), in breve tempo e a basso costo, per qualsiasi città del mondo, con risultati attendibili e ad alta risoluzione spaziale. SaferPLACES si presenta perciò sul mercato con una tecnologia innovativa che combina la creazione di un gemello digitale dell’ambiente urbano tramite dati geospaziali e satellitari (digital twin), con algoritmi di intelligenza artificiale, il tutto integrato in una piattaforma che sfrutta la potenza di calcolo del cloud computing. SaferPLACES si rivolge a chi si occupa di pianificazione urbana e progettazione di misure di mitigazione e adattamento nelle città, ma anche al settore assicurativo-finanziario, alle società multiservizi e alle Protezioni Civili.
Quali sono le principali sfide tecnologiche che SAFERPLACES deve ancora risolvere per diventare un prodotto commerciale?
SaferPLACES è già un prodotto disponibile commercialmente (www.saferplaces.co), ma stiamo lavorando ad una ulteriore potenziamento e integrazione di dati satellitari sia Copernicus (Sentinel) che da piattaforme commerciali (Cosmo SkyMed) che aiuteranno ad aumentare la precisione delle informazioni fornite, nell’ambito del programma dell’Agenzia Spaziale Europea “ESA InCubed”. In particolare, stiamo lavorando anche con il settore FinTech per supportare banche ed assicurazioni in analisi parametriche post evento e previsioni di allagamento per scenari di cambiamento climatico.
Quali sono le tecnologie più innovative che vi possono maggiormente supportare nel risolvere le vostre problematiche (es. intelligenza artificiale, etc.)?
Per fornire informazioni chiave sui rischi di alluvione, SaferPLACES utilizza dati geospaziali, climatici e satellitari ad alta risoluzione insieme ad algoritmi di intelligenza artificiale basati sui dati accessibili anche agli utenti non esperti. I modelli di intelligenza artificiale per la simulazione del rischio di inondazione e l’infrastruttura Cloud elastica e scalabile rappresentano la base tecnologica della nostra soluzione.
Raccontateci qualcosa sui prossimi passi. Come pensate di realizzare la vostra idea progettuale?
SaferPLACES aspira a diventare leader mondiale nella fornitura di Flood Risk Intelligence in aree urbane nei prossimi cinque anni. Il progetto di sviluppo tecnologico all’interno del programma ESA InCubed, per il potenziamento e l’integrazione dei dati satellitari da Copernicus, terminerà ad inizio 2024. Per quella data prevediamo di avere già in piedi una infrastruttura commerciale e di vendita che ci permetta di far arrivare SaferPLACES al maggior numero di persone possibile.
Come considerate questa esperienza dei COPERNICUS MASTERS 2022?
L’esperienza dei Copernicus Masters è stata senza dubbio molto positiva. Ci ha dato la possibilità di far conoscere SaferPLACES nel panorama italiano ed Europeo su un palcoscenico d’eccellenza per l’industria spaziale. Inoltre, la vittoria del Premio Regionale per l’Italia supportati dall’ASI ci ha dato soprattutto una grande conferma del potenziale di SaferPLACES, nel quale abbiamo creduto e continuiamo a credere!
Qualche consiglio o suggerimento per coloro i quali vorranno partecipare alle nuove competizioni CASSINI proposte dalla Commissione Europea per il 2023?
Il consiglio che ci teniamo di condividere è quello di partire da una idea di start-up o di prodotto che sia solidamente ancorata sui bisogni reali degli utenti. In SaferPLACES abbiamo e stiamo investendo molto tempo per co-progettare e co-sviluppare il servizio in collaborazione con i potenziali end-users al fine di soddisfarne le esigenze.
Partecipare alle competizioni Copernicus e CASSINI è una grande opportunità per mettersi in gioco e testare la validità dell’idea, noi suggeriamo anche di arrivare a queste competizioni con proposte non in fase di early-stage ma già con un livello di sviluppo avanzato.
Che obiettivi avete per il prossimo anno?
Il 2023 è per noi un anno cruciale, stiamo investendo sia molto nello sviluppo tecnologico con particolare riguardo alle tecnologie dei dati satellitari ed Earth Observation, ma anche nella strutturazione delle strategie di business e di acquisizione dei primi clienti. Stiamo cercando di chiudere importanti contratti con enti pubblici e privati che supportano le città nella gestione degli allagamenti sia in Europa che a livello globale. Abbiamo aperto anche un primo round di investimento Serie A e guardiamo a Venture Capitalist nei settori aerospazio, digital twin e climatech.
La sostenibilità è oggi un fattore strategico sia per il mondo della ricerca accademica, che per il mondo industriale. Come contribuisce SaferPLACESagli obiettivi delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals – SDGs)?
Il nostro progetto sicuramente coopera ai 17 Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile delineati delle Nazioni Unite. In particolare, SaferPLACES contribuisce all’obiettivo 11 volto a rendere le città luoghi più inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili sulla base di nuovi modelli di Smart Cities e strategie di riduzione del rischio di catastrofi, e ovviamente contribuisce all’obiettivo 13 focalizzato nel combattere il cambiamento climatico e i suoi impatti. Infine, speriamo di essere un modello per le giovani generazioni contribuendo all’obiettivo 8 che si focalizza sull'importanza della nascita delle startup e l’imprenditorialità.
Cosa direste ad un investitore potenzialmente interessato a SAFERPLACES?
Innanzitutto, che siamo un gruppo molto preparato e motivato! Abbiamo elevate conoscenze del settore, con una formazione consolidata in IT, data science e idro-informatica. Pensiamo inoltre che il mercato della fornitura di Flood Risk Intelligence avrà nel breve termine un grande sviluppo vista la crescente sensibilità, sia del mondo finanziario e assicurativo che degli stessi cittadini, verso le sfide legate ai cambiamenti climatici in atto.