La sua vita operativa avrebbe dovuto essere di poche ore per sperimentare nuove tecnologie. Invece ha continuato a funzionare per oltre due settimane il nanosatellite dell’ASI che ha viaggiato a quote orbitali dense di micidiali radiazioni

29 Luglio 2022

La sua vita operativa in orbita dopo il lancio doveva essere solo di qualche ora, ma per circa quindici giorni il suo segnale, carico di dati scientifici, è stato forte e chiaro. Questa la missione di Astrobio Cubesat (ABCS) un nanosatellite realizzato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) l’Istituto nazionale di Astrofisica (INAF) e la Scuola di Ingegneria Aerospaziale (SIA) della Sapienza Università di Roma, responsabile dello sviluppo, integrazione e operazioni della piattaforma, coadiuvata dall’Università di Bologna (UniBO) per la predisposizione dell’esperimento.

Astrobio CubeSat è stato il primo dei passeggeri secondari rilasciati dopo il satellite di ASI “LARES2” a circa 6000 km di quota dal nuovo lanciatore europeo VEGA-C, decollato lo scorso 13 luglio dalla base spaziale europea di Kourou nella Guyana Francese.

Come evocato dal suo nome, la missione di Astrobio, il cui corpo principale misura 30 cm x 10 cm x 10 cm, ha avuto l’obiettivo primario di eseguire un esperimento di rivelazione di molecole organiche utilizzando un laboratorio ultra compatto (Lab on Chip) in condizioni rappresentative di una missione spaziale. La sua fase operativa può considerarsi quindi terminata ma è stata ben superiore al previsto. Oltre che in condizioni di microgravità, l’esperimento è stato effettuato in un ambiente orbitale, comprendente una zona ostile come le Fasce di Van Allen interne, caratterizzato da un flusso di particelle cariche e molto energetiche, quindi con dosi di radiazioni notevolmente superiori a quella naturalmente presente sia sulla Terra e molto simile a vari ambienti di spazio profondo.

“Questo progetto rappresenta la prosecuzione e validazione in orbita di quanto sviluppato e testato in laboratorio nell’ambito progetto PLEIADES, una collaborazione tra ASI, SIA e UniBO portata avanti tra il 2016 e il 2019 – spiega Simone Pirrotta, Project Manager della missione Astrobio e anche di PLEIADES. – Con questo ulteriore step di verifica di robustezza e versatilità, il dispositivo si candida a diventare uno strumento a disposizione dei futuri esploratori robotici e umani, ai quali sia utile o di interesse rilevare la presenza di molecole organiche nell’ambiente circostante”.

Credit foto: INAF

‣ News

GIOVEDÌ 26 SETTEMBRE 2024

Metis osserva come si propaga la turbolenza nel vento solare ‣

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista The Astrophysical Journal Letters MORE...

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2024

Programma Artemis: un nuovo passo avanti verso la realizzazione della prima casa sulla Luna Made in Italy ‣

La NASA ha valutato positivamente un progetto dell’Agenzia Spaziale Italiana per realizzare la prima abitazione che ospiterà le donne e gli uomini che soggiorneranno sul nostro satellite. Trionfo per il Made in Italy e per l’industria torinese MORE...

MARTEDÌ 10 SETTEMBRE 2024

Viaggia nello spazio per una serata intera. Ai nastri di partenza la Notte Europea dei Ricercatori dell’ASI ‣

Il 27 settembre 2024 dalle 18:00 alle 24:00 l’ASI apre le porte al pubblico con un programma ricco di attività, con laboratori e simulazioni, per tutte le età MORE...

VENERDÌ 23 AGOSTO 2024

La Luna e la Terra in posa per la camera JANUS durante il primo flyby di JUICE ‣

Nelle immagini raccolte dalla sonda ESA, oltre 400, crateri e paesaggi lunari, le isole degli arcipelaghi delle Hawaii e delle Filippine e immensi banchi di nuvole sull’Oceano Pacifico. Lo strumento italiano funziona alla perfezione  MORE...

SABATO 17 AGOSTO 2024

LANCIATO CON SUCCESSO IL SATELLITE ITALIANO IPERDRONE.0 ‣

Ideato, finanziato e coordinato dall’Agenzia Spaziale Italiana, attraverso un raggruppamento d’imprese italiane costituito da CIRA, Tyvak International e Kayser Italia, il satellite ha il compito di dimostrare la capacità di effettuare complesse operazioni in orbita. MORE...