Venerdì 15 Luglio 2022 è stato pubblicato sulla rivista Astrophysical Journal il primo studio dettagliato sul Gamma-Ray Burst (GRB) rilevato l'1 Gennaio 2022, il più energetico ad oggi osservato

19 Luglio 2022

Poche ore dopo la mezzanotte del 1 Gennaio 2022 alcuni satelliti per l'astrofisica delle alte energie, tra cui l'italianissimo AGILE (Astrorivelatore Gamma ad Immagini LEggero) dell'Agenzia Spaziale Italiana, avevano salutato l'inizio del nuovo anno rivelando quello che è probabilmente il Gamma-Ray Burst (GRB) più energetico ad oggi riportato nella storia delle osservazioni di questi fenomeni, il GRB 220101A. Venerdì 15 Luglio 2022 è stato pubblicato sulla rivista Astrophysical Journal il primo studio dettagliato di questo "GRB di Capodanno", realizzato utilizzando i dati del satellite AGILE.

«Si tratta di un evento eccezionale» spiega Alessandro Ursi dell'INAF di Roma, primo autore dell'articolo.«Nei suoi 15 anni di attività in orbita, AGILE ha già avuto modo di rivelare alcuni GRB particolarmente intensi, come il GRB 080916C e il GRB 160625B, ma si tratta di eventi molto rari. Il GRB 220101A ha avuto luogo a una distanza di oltre 12 miliardi di anni luce, in un'epoca in cui l'universo aveva "appena" 1.3 miliardi di anni, e la sua energia isotropica equivalente (un parametro utilizzato per stimare l’energia emessa da questi fenomeni) è la più alta mai ricostruita per un GRB».

 

Proprio questa energia da record ha fatto sì che questo evento attirasse in breve tempo un grande interesse da parte della comunità scientifica. Nei giorni successivi sono state infatti rilasciate più di venticomunicazioni GCN, riportanti le osservazioni compiute da altre missioni spaziali e dagli osservatori astronomici a terra.

 

«I dati acquisiti da AGILE» prosegue Ursi «hanno permesso di fornire una prima caratterizzazione della cosiddetta fase di prompt di questo GRB, ossia dell'emissione di radiazione di alta energia dovuta agli shock iniziali che hanno luogo all'interno del sistema centrale. I diversi rivelatori a bordo del satellite, che spaziano dalla banda X (SuperAGILE 20-60 keV) alla banda gamma (AGILE-MCAL 0.4-100 MeV) hanno infatti permesso di fornire una panoramica dell'evoluzione temporale e della natura energetica di questo evento. Utilizzando i dati di AGILE congiuntamente ai dati pubblici del satellite Swift è stato poi possibile studiare più in dettaglio il cosiddetto "afterglow" del GRB, ossia l'emissione ritardata, nelle energie più basse, derivante dall'interazione degli shock iniziali del burst con il mezzo stellare circostante, ottenendo preziose informazioni riguardanti l'ambiente in cui ha avuto luogo questo evento così energetico».

 

AGILE si conferma uno strumento eccezionale, non solo per l'osservazione dei fenomeni cosmici come i GRB, ma continua a dare il suo fondamentale contributo anche per l'osservazione di fenomeni di alta energia provenienti dalla Terra, quali i Terrestrial Gamma-Ray Flashes (TGF) (A. Lindanger et al. 2020; C. Maiorana et al. 20209).  «Sul sito del centro dati dell'ASI SSDC sono stati infatti recentemente pubblicati tutti i TGF visti da AGILE fino al 31 Dicembre 2021, includendo dettagli e informazioni aggiuntive rispetto alle pubblicazioni originali del terzo catalogo TGF del 2020», dice Carlotta Pittori responsabile scientifico e coordinatrice del centro dati della missione AGILE.

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