Il cubesat dell’Agenzia Spaziale Italiana realizzato da Argotec, installato a bordo del vettore americano Space Launch System, ha raggiunto la rampa di lancio dove, una volta completati gli ultimi test sul lanciatore, si aprirà la strada la messa in orbita per la prima missione del programma lunare della NASA Artemis

18 Marzo 2022

Prove generali in corso per Argomoon. Il cubesat dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) integrato a bordo del gigantesco vettore americano Space Launch System (SLS), è partito dall’edificio di integrazione per arrivare, dopo un lento cammino di 12 ore, sulla rampa di lancio 39B per gli ultimi test sul lanciatore.

ArgoMoon è un cubesat che misura 20x30x10 centimetri e pesa circa 14 chili. Ideato e realizzato su commissione dell’Agenzia Spaziale Italiana dalla società Argotec di Torino, sarà lanciato con Artemis 1, la prima missione del nuovo lanciatore americano SLS, che porterà per la prima volta la capsula Orion senza uomini a bordo, intorno alla Luna. Il compito di ArgoMoon sarà quello di fornire alla NASA le immagini significative a conferma della corretta esecuzione delle operazioni del vettore SLS, che al momento del rilascio dei CubeSat non potrà inviare segnali verso Terra. ArgoMoon eseguirà le operazioni di puntamento attraverso l’utilizzo di un software per la navigazione autonoma sviluppato appositamente da Argotec per questa missione. Dopo circa 6 mesi, ArgoMoon completerà la sua missione effettuando delle manovre orbitali che porteranno il cubesat in un’orbita stabile intorno al sole.. Altra finalità tutta italiana sarà quella di validare tecnologie per applicazioni su nanosatelliti ed in particolare sui sistemi di telecomunicazione e di controllo di assetto e orbitale nello spazio profondo, nonché la resistenza di componenti e unità alle radiazioni tipiche di questi ambienti.

Nonostante il volume ridotto sono racchiuse dentro ArgoMoon le stesse capacità di un satellite dalle grandi dimensioni con sottosistemi miniaturizzati tecnologicamente avanzati capaci di garantire un’alta affidabilità e di resistere alle difficili condizioni dello spazio profondo. Attraverso un software basato sull’intelligenza artificiale, il satellite è in grado di effettuare il riconoscimento degli oggetti nel suo campo visivo, di attuare autonomamente manovre orbitali e di assetto per mantenere la corretta distanza e catturare immagini di alta valenza tecnica ma anche di forte impatto pubblico.

ArgoMoon in questa missione sarà in compagnia di altri 9 cubesat (7 americani e due giapponesi) e sarà quindi l’unico satellite europeo a bordo del volo inaugurale del vettore SLS. Il Cubesat che sarà il primo oggetto realizzato in Italia a volare verso la Luna ed è stato spedito nel maggio del 2021 negli Stati Uniti al sito di integrazione della NASA, per le attività di preparazione al lancio.

Il programma Artemis della NASA ha l’obiettivo di riportare l’esplorazione spaziale umana oltre l’atmosfera terrestre. La missione, il cui nome è ispirato ad Artemide, dea greca e sorella gemella di Apollo, si basa su un gigantesco vettore chiamato SLS (Space Launch System) che trasporta la capsula Orion composta da un Modulo di Comando ed uno di Servizio come era la capsula Apollo. Il modulo di servizio di Orion è stato realizzato dall’Agenzia Spaziale Europea, con un importante partecipazione dell’industria italiana: Thales Alenia Space ne ha infatti curato per l’ESA la struttura e i sottosistemi critici del modulo, compreso la protezione dai micrometeoriti e il controllo termico. Tutte parti fondamentali per garantire le condizioni vitali e di sicurezza per gli equipaggi che parteciperanno alle future missioni del programma Artemis. Al momento sono previste e pianificate solo tre missioni Artemis che porteranno Orion intorno alla Luna.

Crediti immagini: NASA e Argotec

 

‣ News

MERCOLEDÌ 19 MARZO 2025

Angelo Secchi, l’astrofisico di Dio ‣

La puntata del podcast dell'ASI è dedicata al pioniere della moderna astrofisica MORE...

MERCOLEDÌ 19 MARZO 2025

EUCLID: un nuovo sguardo sull’Universo. Svelati i primi mosaici che mostrano tre ampie aree del cielo ‣

Il telescopio spaziale europeo ha rilasciato nuove inedite immagini che forniranno un contributo senza precedenti nell’esplorazione della materia oscura e dell’energia oscura. Molta Italia in questa missione grazie ai contributi dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e di diverse università italiane MORE...

LUNEDÌ 17 MARZO 2025

Due nuovi esperimenti italiani sulla Stazione Spaziale Internazionale ‣

Finanziati dall’Agenzia Spaziale Italiana sono IRIS, che monitorerà in tempo reale la quantità di radiazioni ricevute dagli astronauti, e Drain Brain 2.0, per la misurazione non invasiva di importanti parametri cardiovascolari. Coinvolte rispettivamente l’INFN TTLab sezione di Bologna e l’Università di Ferrara MORE...

SABATO 15 MARZO 2025

Una piccola costellazione di Cubesat per una grande Scienza ‣

Finanziata dall’Agenzia Spaziale Italiana la costellazione HERMES avrà il compito di monitorare il cielo per intercettare eventi, come i lampi gamma, avvisando in tempo reale gli scienziati MORE...

LUNEDÌ 24 FEBBRAIO 2025

L’Italia e gli Emirati Arabi Uniti rafforzano la cooperazione spaziale con la firma di due nuovi accordi ‣

Siglati due Memorandum of Understanding con l’Agenzia spaziale degli Emirati Arabi Uniti e con il Mohammed Bin Rashid Space Centre MORE...