Lanciata il 2 febbraio 2018, la missione è in ottima salute, così come lo strumento HEPD-01 fornito dalla collaborazione italiana, denominata LIMADOU. Il rivelatore italiano HEPD-01 insieme agli altri strumenti presenti a bordo del satellite, come il rivelatore di campo elettrico EFD-01, costruito con una significativa partecipazione del gruppo italiano, un secondo rivelatore di particelle per le energie più basse ed altri cinque rivelatori dedicati alla misura del campo magnetico e dei parametri del plasma ionosferico stanno misurando in maniera simultanea e continua importanti variabili utili per lo studio dell’accoppiamento litosfera-magnetosfera in presenza di terremoti e per l’esplorazione sistematica dell’esistenza di possibili fenomeni precursori dei sismi, tema di grande interesse, ma che necessita di approfondimenti molto accurati e rigorosi. Di grande rilevanza è anche l’osservazione continua dell’attività solare.
Recentemente i risultati della missione CSES-01 sono stati presentati e discussi dalla larga collaborazione italiana nel meeting nazionale svolto a Trento dove sono state analizzate le tre principali linee di ricerca tra loro fortemente connesse: l’ investigazione di correlazioni tra fenomeni atmosferici, ionosferici, magnetosferici e fenomeni sismici, l’ analisi e la caratterizzazione della ionosfera e della magnetosfera terrestre, la fisica solare e dei raggi cosmici. I risultati sono stati pubblicati su prestigiose riviste internazionali e presentati alle più importanti conferenze internazionali
La collaborazione LIMADOU, oltre a continuare a lavorare sull’analisi dei dati della missione CSES-1, è fortemente impegnata nella realizzazione di due strumenti italiani che verranno imbarcati a bordo della seconda missione CSES-02, una nuova versione del rivelatore di particelle, denominato HEPD-02 e un rivelatore, questa volta italiano di campo elettrico, EFD-02.
Ulteriori informazioni sul sito della missione.