Si è conclusa la seconda giornata del “G20 Space Economy Leaders Meeting” che ha visto come protagonisti i rappresentanti delle industrie e delle organizzazioni industriali di 14 paesi del G20. L’evento odierno, che si è svolto in modalità virtuale, segue l’incontro del 20 settembre- organizzato dall’Agenzia Spaziale Italiana- cui hanno preso parte i vertici delle agenzie spaziali dei paesi G20 e delle principali organizzazioni spaziali internazionali.
La creazione di uno “Space Economy Leaders Meeting” nasce sotto la presidenza saudita del G20 lo scorso anno e rappresenta un’occasione unica per aggiungere rilevanza e strategicità ai temi già scelti dalla presidenza italiana: People, Planet, Prosperity.
‘L'Agenzia Spaziale Italiana - ha affermato il presidente dell’ASI Giorgio Saccoccia - nell'ambito della Presidenza italiana del G20, ha promosso per la prima volta l'organizzazione di una sessione industriale, oltre alla sessione delle agenzie spaziali. Perchè non esiste economia spaziale senza industria.".
‘L'Italia in particolare - continua Saccoccia - ha una vivace comunità di aziende con una lunga storia, eccellenti capacità e un'impronta globale. Questa comunità è rappresentata da grandi realtà e, per la grande maggioranza (80%), da piccole e medie imprese e start-up in grado di innovare e anticipare i nuovi trend tecnologici. Coprono l'intera catena del valore spaziale e sono distribuiti sul territorio nazionale, pur con una concentrazione di competenze in aree specifiche. Abbiamo appena pubblicato la nuova edizione del Catalogo dell'Industria Spaziale Italiana, dove viene fornita una panoramica dei loro Prodotti, Servizi, Applicazioni e Tecnologie. Vorrei lanciare qui in questa sessione industriale il messaggio dell'importanza di lavorare per l'inclusione del tema "Space Economy" anche nell'agenda del Business 20 (B20) Forum, dato che quest’ultimo rappresenta il punto di contatto ufficiale con la comunità imprenditoriale globale. Anche in questo processo l'ASI farà la sua parte incoraggiando la partecipazione industriale italiana’.
'Più di 50 anni di attività di spaziali hanno prodotto grandi benefici per la società -ha affermato il sottosegretario di Stato al Ministero degli affari Esteri, Manlio di Stefano - Oggi ci troviamo di fronte a sfide sempre maggiori e dobbiamo impegnarci per preservare l’equilibrio del nostro pianeta e per sostenere una crescita economica sostenibile, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Lo spazio è uno straordinario laboratorio che permette di portare avanti ricerche all’avanguardia. Il nostro Paese sostiene l’inserimento della space economy nell’agenda del G20 e in quella del B20 Forum e la sessione odierna ha contribuito a sottolineare l’importanza della collaborazione tra il settore industriale e le istituzioni nella comunità del G20'.
I numeri che sono emersi dalla sessione del 20 settembre parlano chiaro: il settore spaziale è tra i motori a maggior impatto e potenziale per la ripresa e la crescita del Paese nel medio e lungo termine. Nello specifico, il settore spaziale italiano, contribuisce allo sviluppo economico e all'innovazione del nostro Paese con più di 7000 professionisti e più di 200 aziende, che producono 2 miliardi di euro di fatturato.