Il 17 luglio si è spento il Professor Giuseppe Cesare Perola. L’ASI, partecipe del dolore dei familiari e dei suoi numerosi discepoli, vuole ricordare il ruolo fondamentale di guida da lui svolto in tutti i settori della Astrofisica Spaziale delle Alte Energie.
“In questi anni, il Professor Giuseppe Cesare Perola è stato un insostituibile punto di riferimento per la comunità scientifica nazionale. Il suo contributo all’ideazione e alla realizzazione della missione Beppo-SAX è stato determinante per poter raggiungere gli importanti risultati ottenuti con questo satellite” – dice Barbara Negri, Responsabile dell’Unità Volo Umano e Sperimentazione Scientifica dell’ASI.
Uno dei principali fattori alla base del successo di Beppo-SAX fu la sua intuizione della necessità di predisporre, con il dovuto anticipo, tutto il software e l’hardware necessari per l’analisi dei dati. Questa ha messo le fondamenta di quello che oggi, ormai esteso a molte altre branche della Scienza Spaziale, è diventato lo Space Science Data Center di ASI, in collaborazione con INAF e INFN.
Un altro contributo fondamentale fu l’impostazione e la guida, con Costa e Puglierin, del lavoro richiesto da ASI di un gruppo di ricercatori dell’INAF, dell’INFN e dell’Università, che nel 2004 fece una rassegna sulle conoscenze sull’Astrofisica delle Alte Energie, sullo stato della modellistica teorica e delle competenze tecnologiche nazionali. Questa rassegna mirava ad individuare una griglia di esperimenti a cui l’Italia potesse partecipare ad un livello fortemente competitivo. I risultati di tale studio hanno avuto un ruolo fondamentale nell’unire la comunità nazionale su progetti altamente competitivi.
“La mancanza della sua competenza e autorevolezza lascerà un vuoto difficile da colmare nel mondo dell’Astrofisica” – conclude Barbara Negri.