La NASA annuncia il lancio della missione a cui partecipa l’Agenzia Spaziale Italiana, che avrà come obiettivo svelare il funzionamento interno del pianeta

03 Giugno 2021

Anche l’Italia vola verso Venere. Entro il 2030 la missione VERITAS (Venus Emissivity, Radio Science, InSAR, Topography, and Spectroscopy) della NASA partirà alla volta di Venere per svelare il funzionamento interno del misterioso pianeta gemello della Terra.

L’annuncio è stato diffuso dal presidente NASA Bill Nelson che ha anche comunicato il lancio di una seconda missione, chiamata DAVINCI+, che partirà come VERITAS con obiettivo Venere. Entrambe fanno parte del Discovery Program della NASA e sono gestite dal Jet Propulsion Laboratory, in California.

L’Italia partecipa alla missione VERITAS attraverso una collaborazione di partnership tra Agenzia Spaziale Italiana e Jet Propulsion Laboratory, che ha assegnato al nostro Paese la responsabilità per lo sviluppo e la realizzazione di tre strumenti di bordo: il trasponditore IDST (Integrated Deep Space Transponder), necessario per garantire le comunicazioni e per eseguire gli esperimenti di radio scienza utili alla comprensione della gravità del pianeta, la parte a radiofrequenza del VISAR (Venus Interferometric Synthetic Aperture Radar), utile allo studio della morfologia del pianeta e dei fenomeni di vulcanismo, e l’antenna HGA (High-Gain Antenna).

VERITAS indagherà la storia geologica del pianeta più vicino alla Terra, mappando la sua superficie per studiarne i processi come la tettonica o il vulcanismo - dichiara Angelo Olivieri, ASI, Responsabile di Programma per la partecipazione italiana a VERITAS - Vista l’importante partecipazione italiana alla missione, si può affermare con certezza che l’Italia contribuirà in maniera determinante ai principali temi scientifici di VERITAS, senza trascurare il contributo tecnologico delle parti di responsabilità italiana, che è stato individuato grazie all’esperienza maturata su altre importanti collaborazioni con il JPL come CASSINI e JUNO”.

“Questa sarà un’opportunità unica per poter studiare l’attività geologica del pianeta e verificare se Venere è attualmente attivo”, commenta Gaetano Di Achille, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, co-investigator della missione ed esperto di geologia planetaria. “La strumentazione a bordo ci permetterà di avere una visione senza precedenti del pianeta e delle sue variazioni intercorse dalla visita delle ultime missioni, Magellan della NASA e Venus Express dell’ESA”.

La comunità scientifica nazionale che partecipa alla missione VERITAS fa capo a Sapienza Università di Roma con il Co-PI Prof. Luciano Iess.

La missione potrebbe inoltre fornire nuovi dati sull’evoluzione del nostro pianeta, aiutandoci a comprendere meglio i pianeti rocciosi in orbita attorno ad altre stelle.

‣ Ultime Notizie

MERCOLEDÌ 02 LUGLIO 2025

ACN-ASI: al via la collaborazione cyber nel settore spazio e aerospazio ‣

Formazione, scambio informativo e campagne di comunicazione tra i temi discussi MORE...

MERCOLEDÌ 02 LUGLIO 2025

Niels Bohr, l’architetto dell’atomo ‣

La puntata numero 15 della quarta stagione è dedicata al padre della fisica moderna MORE...

GIOVEDÌ 26 GIUGNO 2025

L’Agenzia Spaziale Italiana affida a Starion Italia la realizzazione del Cyber Security Operations Center ‣

Una nuova infrastruttura strategica, finanziata nell’ambito del PNRR, che rafforza il ruolo di primo piano dell'Italia nella protezione delle risorse spaziali e digitali MORE...

LUNEDÌ 23 GIUGNO 2025

Oracle: al via il progetto italiano per l’estrazione di ossigeno dalla regolite lunare ‣

L’Agenzia Spaziale Italiana e OHB Italia hanno siglato un contratto industriale per un progetto pionieristico di In situ Resources Utilization sulla superficie della Luna MORE...

SABATO 14 GIUGNO 2025

La scienza italiana nello spazio con CSES-02: al via una nuova missione di osservazione della Terra ‣

L’Italia, attraverso il coordinamento dell’Agenzia Spaziale Italiana, contribuisce con strumenti scientifici innovativi e una solida rete di ricerca, con l’importante contributo dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica MORE...