Il microsatellite ArgoMoon, ideato e sviluppato da Argotec, finanziato e gestito dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), sta per essere spedito negli Stati Uniti al sito di integrazione della NASA, per le attività di preparazione al lancio previsto a fine anno. ArgoMoon farà parte del prezioso carico di Artemis 1, la prima missione del nuovo lanciatore americano Space Launch System SLS quale parte del più ampio programma Artemis di NASA che segnerà il ritorno dell’uomo, e per la prima volta di donne, sulla Luna.
Nel corso del volo inaugurale del lanciatore statunitense SLS, oltre alla capsula Orion erede dei moduli per astronauti del programma Apollo, saranno imbarcati 13 microsatelliti, di cui 10 americani, 2 giapponesi e ArgoMoon, l’unico europeo.
«L’ASI conferma il ruolo e il prestigio italiani al fianco delle maggiori agenzie spaziali mondiali, - spiega Mario Cosmo, Direttore della Scienza e Ricerca dell’Agenzia Spaziale Italiana - grazie alla missione ArgoMoon l'Italia salirà a bordo della prima missione nello spazio profondo di un veicolo human rated dai tempi delle missioni Apollo. ArgoMoon è la prima di una serie di attività di ASI nel quadro di una importante partecipazione nazionale al programma di esplorazione lunare.»
Il microsatellite italiano sarà rilasciato durante l’avvicinamento alla Luna con l’obiettivo di scattare immagini significative dello Space Launch System utili alla NASA per verificare il buon esito della propria missione. Altra finalità tutta nazionale sarà quella di validare tecnologie per applicazioni su nanosatelliti ed in particolare sui sistemi di telecomunicazione e di controllo di assetto e orbitale nello spazio profondo, nonché la resistenza di componenti e unità alle radiazioni tipiche di questi ambienti.
Questa missione Made in Italy sarà affidata a un gioiellino tecnologico di soli 30x20x10 cm. In questo volume ridotto sono racchiuse le stesse capacità di un satellite dalle grandi dimensioni con sottosistemi miniaturizzati tecnologicamente avanzati, capaci di resistere alle difficili condizioni dello spazio profondo. Attraverso un software basato sull’intelligenza artificiale, realizzato interamente nei laboratori di Argotec, il satellite è in grado di effettuare il riconoscimento degli oggetti nel suo campo visivo, di attuare autonomamente manovre orbitali e di assetto per mantenere la corretta distanza e catturare immagini di alta valenza tecnica ma anche di forte impatto pubblico.
«Con la piattaforma Hawk sviluppata per il progetto ArgoMoon abbiamo dato forma ad un nuovo concetto di microsatellite per l’esplorazione spaziale. Si tratta di una piattaforma, prima nel suo genere, in grado di raggiungere elevate prestazioni di affidabilità e autonomia in spazi ridotti. – ha affermato David Avino, Managing Director di Argotec. – Essere gli unici europei a bordo della missione statunitense ci rende orgogliosi.»
A conclusione dei lavori, Argotec ha consegnato la piattaforma all’Agenzia Spaziale Italiana e sono iniziate le attività logistiche per trasportare il satellite verso la NASA. ArgoMoon raggiungerà prima Los Angeles e a inizio giugno sarà in Florida, al Kennedy Space Center, per completare l’integrazione a bordo dello Space Launch System. Un team di Argotec supporterà negli Stati Uniti tutte le operazioni del satellite.
Il lancio di Artemis 1, ad oggi programmato per novembre 2021, sarà un’occasione irripetibile per valorizzare un progetto nazionale molto ambizioso e che rappresenta il primo di numerose attività che vedranno l’Italia e il Made in Italy ancora una volta protagoniste nei programmi di esplorazione spaziale.
Crediti immagine in evidenza: Argotec