Ricerche di biomedicina spaziale in ambiente analogo terrestre

01 Settembre 2025

E’ partito ad agosto un importante programma di ricerca dell'Agenzia Spaziale Italiana, denominato "SCIENCE FOR BED-REST", volto a studiare gli effetti di una prolungata esposizione a microgravità simulata sull’organismo umano.

Lo studio coinvolge 21 soggetti volontari sani adulti (11 uomini e 10 donne), che rimarranno allettati per 21 giorni in posizione inclinata allo scopo di simulare l'inattività associata alla microgravità e lo spostamento dei fluidi verso la parte superiore del corpo esperiti dagli astronauti durante il volo. Questo interessante modello sperimentale è ampiamente riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale quale valido analogo terrestre per studiare l’effetto della microgravità su diversi sistemi fisiologici e testare contromisure per prevenire o mitigare l’impatto dell’ambiente spaziale sul corpo umano. È importante sottolineare che questo modello è di assoluto interesse anche per lo studio delle conseguenze dell'inattività fisica sulla Terra, una problematica molto diffusa anche nella popolazione generale, in particolare tra gli anziani e i pazienti ospedalizzati.

I servizi di supporto (sanitario, clinico e amministrativo) alla realizzazione di questa complessa campagna di ricerca sono stati affidati da ASI, a seguito di un bando di gara europeo, al Centro di Ricerche Scientifiche di Capodistria (ZRS Koper-Capodistria), in partenariato con l'Ospedale Generale di Isola (SBI). I volontari sono attualmente ospitati in un reparto dedicato dell'SBI, che offre sorveglianza sanitaria e assistenza medica 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con personale altamente qualificato, una dieta personalizzata e la possibilità di svolgere esercizi di movimentazione passiva.

Prima, durante e dopo il periodo di degenza, verranno effettuate diverse misurazioni, prelievi di campioni biologici e biopsie muscolari. Tutte le procedure verranno effettuate con il massimo livello di professionalità e nel rispetto degli standard dettati dal Comitato Etico competente che ha approvato lo studio al fine di garantire la salute, la sicurezza e il comfort dei volontari durante l’intero periodo di studio. Tutti i partecipanti sono costantemente informati in modo chiaro e dettagliato sull’andamento della ricerca, sui test cui verranno sottoposti, sulle misure di sicurezza e sui loro diritti.

L’ASI, in collaborazione con un network di ricercatori italiani, valuterà e analizzerà, a livello funzionale e cellulare, le risposte psico-fisiologiche dei volontari durante l’intera campagna di allettamento e nei 21 giorni successivi, durante i quali i volontari svolgeranno un programma di riabilitazione personalizzato. Ben 8 diverse università italiane, distribuite su tutto il territorio nazionale, sono impegnate in questo sfidante programma, per un totale di circa 90 ricercatori, che quotidianamente monitoreranno, con il supporto e la supervisione del personale sanitario dell’SBI e ricercatore dello ZRS, molteplici parametri chimico-clinici, fisiologici, comportamentali e neurocognitivi.

L’ASI, inoltre, doterà uno dei volontari anche di un dispositivo sensorizzato in grado di monitorarne lo stato fisiologico e di fornire in modo adattivo un impulso di elettrostimolazione utile al mantenimento del tono muscolare. Lo studio “SCIENCE FOR BED-REST” offre una eccellente opportunità per valutare l’efficacia di questo dispositivo, prodotto per ASI dalla società italiana REA S.r.l., nel contrastare sia l’atrofia muscolare che la perdita di densità ossea riscontrabili in condizioni di inattività fisica a terra e in microgravità.

Serena Perilli, Responsabile del Settore Volo Umano Orbitale e Suborbitale e Sperimentazione di ASI, commenta così: “Il bed-rest rappresenta uno dei modelli terrestri più avanzati per simulare gli effetti dell’ambiente spaziale sul corpo umano. “SCIENCE FOR BED-REST” è un programma molto complesso e ambizioso, che adotta un approccio di fisiologia integrata per osservare come l’organismo umano si adatta alla condizione di microgravità simulata”. Aggiunge, inoltre, “L’obiettivo è duplice: da un lato, approfondire la nostra comprensione dei cambiamenti che il corpo umano affronta nello spazio; dall’altro, valutare e sviluppare contromisure efficaci per salvaguardare la salute e il benessere degli astronauti durante missioni di lunga durata, come quelle verso Marte. Tuttavia, ci aspettiamo risultati significativi, non solo per il volo spaziale, ma anche per la salute sulla Terra, in particolare in ambiti come l’invecchiamento, l’inattività prolungata e la riabilitazione.”

"SCIENCE FOR BED-REST" mira a esplorare la variabilità interindividuale e di genere nelle risposte fisiologiche alla microgravità simulata. Uomini e donne si adattano in modo diverso, sia fisicamente che psicologicamente, alle condizioni estreme, ma gli studi in questo campo sono ancora limitati. In vista delle future missioni di lungo termine, è assolutamente prioritario approfondire la comprensione di queste differenze” sottolinea Francesca Ferranti, ricercatrice dell’Unità Volo Umano e Sperimentazione di ASI.

Rimani connesso con l’ASI per ricevere aggiornamenti e approfondimenti sugli studi condotti nell’ambito del programma “SCIENCE FOR BED-REST”!

 

Foto in apertura: una rappresentanza del team di ricerca coinvolto nel programma SCIENCE FOR BED-REST presso il reparto dell'Ospedale Generale di Isola, dove si sta svolgendo la campagna di bed-rest. Credits: Centro di Ricerche Scientifiche di Capodistria

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