L’immagine è stata acquisita dal microsatellite di IRIDE Pathfinder Hawk

28 Marzo 2025

È stata pubblicata oggi la prima immagine del programma italiano di osservazione della Terra, IRIDE. Si tratta di uno scatto che mostra una fascia della penisola italiana, comprendente la città di Roma, con una risoluzione di 2,66 metri, circa tre volte superiore rispetto a quella attualmente disponibile per l’acquisizione sistematica sul territorio nazionale.

 

L’immagine è stata acquisita il 5 marzo 2025 dallo strumento ottico multispettrale montato a bordo del primo microsatellite di IRIDE, Pathfinder Hawk, lanciato il 14 gennaio 2025. Il passaggio ha interessato l’Italia centrale, partendo dalla città di Fano sulla costa adriatica, attraversando l’Appennino centrale, fino a raggiungere Roma e, circa 20 km più a sud, Ostia, sul litorale laziale.

 

IRIDE è un ambizioso programma spaziale promosso dal Governo italiano e sviluppato con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). È coordinato dall’ESA con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana e prevede la realizzazione di sei costellazioni di satelliti, per un totale potenziale di oltre 60 satelliti.

 

La peculiarità del programma è che i satelliti sono interamente progettati e costruiti in Italia, coinvolgendo oltre 70 aziende italiane. Il sistema IRIDE sarà gestito operativamente dall’ASI, dopo che ESA avrà completato le fasi di definizione, implementazione e collaudo.

 

Il presidente dell’ASI, Teodoro Valente, ha sottolineato l’importanza strategica del progetto: «Questo successo è frutto di un lavoro di squadra che vede l’Italia protagonista nello spazio. Continueremo a lavorare con determinazione affinché la costellazione raggiunga la piena capacità operativa, rispettando gli obiettivi del PNRR e offrendo dati preziosi per il nostro Paese e per la comunità internazionale».

 

L’avvio del programma rappresenta una svolta per i servizi di osservazione della Terra. I dati forniti da IRIDE saranno fondamentali per: mappare e monitorare le zone costiere e marine, contribuendo alla tutela ambientale e culturale del patrimonio costiero italiano; osservare la qualità dell’aria, la copertura del suolo, il clima e le risorse idriche; analizzare i movimenti del terreno causati da vulcani, terremoti o fenomeni di subsidenza e supportare i servizi di emergenza e sicurezza.

 

Molti di questi servizi saranno disponibili per enti locali e regionali, migliorando la gestione quotidiana di aree urbane e rurali. Saranno utili, ad esempio, per la pianificazione urbanistica, il monitoraggio delle trasformazioni del territorio e l’analisi degli effetti delle isole di calore urbane.

 

Il satellite Pathfinder Hawk, realizzato da un consorzio guidato dall’azienda torinese Argotec, è un modello dimostrativo della costellazione HEO – Hawk for Earth Observation e consente una risoluzione al suolo di 2,66 metri. Opera da un’orbita di 590 chilometri e può acquisire immagini in modalità pancromatica e su sette bande spettrali, dall’RGB fino all’infrarosso vicino e alla red-edge.

 

«Questa prima immagine acquisita sull’Italia - ha dichiarato David Avino, CEO di Argotec - è un momento storico per il Paese e un traguardo importante nel campo dell’osservazione della Terra. Questo risultato conferma il know-how di Argotec e l’affidabilità delle nostre piattaforme satellitari».

 

Simonetta Cheli, direttrice dei programmi di Osservazione della Terra dell’ESA, ha commentato: «Queste prime immagini mostrano l’enorme potenziale di IRIDE, reso possibile grazie alla competenza e alla motivazione straordinaria dei team di ESA, ASI e dell’industria italiana. Vorrei congratularmi con Argotec, Officina Stellare, Exprivia e tutte le aziende coinvolte. Grazie alla fiducia del Governo italiano e alla collaborazione tra ESA e ASI, il programma sta procedendo con grande successo».

 

Il programma IRIDE ha un budget complessivo di 1,1 miliardi di euro, provenienti principalmente dal PNRR e in parte dal Piano Nazionale Complementare. I prossimi lanci di satelliti sono previsti per giugno e novembre 2025, con l’obiettivo di rendere l’intera costellazione pienamente operativa entro giugno 2026.

Crediti foto e video: Programma IRIDE

 

 

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