La missione Euclid inizia oggi la sua mappatura dell’Universo oscuro. Il primo compito sarà osservare una porzione di cielo ampia 130 gradi quadrati nell’emisfero celeste meridionale

15 Febbraio 2024

Tappa fondamentale per Euclid. Oggi il telescopio spaziale dell’Esa inizia ufficialmente la sua mappatura dell’Universo oscuro – un’esplorazione che lo porterà a osservare miliardi di galassie attraverso 10 miliardi di anni di storia cosmica.

Il compito di Euclid nelle prossime due settimane sarà osservare una porzione di cielo ampia 130 gradi quadrati nell’emisfero celeste meridionale. Si tratta di una regione equivalente a oltre 500 volte l’area della Luna piena nel cielo.

La ‘perfezione’ di Euclid, che vede tanta Italia coinvolta sugli aspetti scientifici e tecnologici attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana, l’Istituto Nazionale di Astrofisica, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e numerose università, consiste nella possibilità di osservare un’ampia regione di cosmo in un solo colpo. Si tratta della caratteristica forse più innovativa di questa missione, il cui obiettivo è quello di mappare più di un terzo del cielo in sei anni.

Il telescopio dell’Esa metterà in pratica una modalità di osservazione chiamata step and stare, che di consiste nel ‘fissare’ un’area di cielo per circa 70 minuti, producendo immagini molto dettagliate, per poi passare all’area successiva. Durante l’intera missione, Euclid effettuerà oltre 40.000 di questi puntamenti.

«Grazie al suo ampio sguardo sul cosmo, al lungo tempo di esposizione e alla sua sensibilità, il numero di galassie che Euclid potrà vedere con un solo puntamento è enorme», spiega Roberto Scaramella delll’Istituto nazionale di astrofisica, responsabile del team che si occupa della survey.

«Euclid osserverà in un colpo solo la forma di circa 50mila galassie con la precisione necessaria, e individuerà molte altre galassie più deboli», aggiunge Scaramella.

Nel corso del prossimo anno il telescopio coprirà circa il 15% della survey complessiva. I dati raccolti durante questo primo, cruciale anno saranno resi pubblici integralmente nell’estate 2026, mentre un primo rilascio più limitato è previsto per la primavera 2025.

L’Agenzia Spaziale Europea ha definito la progettazione della survey di Euclid ‘un grande puzzle’, dovendo tener conto, oltre che degli obiettivi scientifici, di diversi vincoli quali ad esempio la posizione del satellite rispetto al sole, il tempo impiegato per ruotare il telescopio da una posizione di osservazione a quella successiva e l’inserimento di osservazioni di calibrazioni e di manovre correttive. A seguito delle prime verifiche dopo il lancio è stato necessario un importante aggiustamento del disegno della survey, accuratamente definita negli anni precedenti.

«Tutto il team di missione si è impegnato molto per adattare la survey in un breve lasso di tempo, e questo è un risultato importante», ha commentato Valeria Pettorino, projects cientistdi Euclid dell’Esa. «E questa non è la fine della storia. Man mano che la missione avanza e i risultati scientifici inizieranno ad arrivare, i team continueranno a ottimizzare la survey e, se necessario, saranno pronti ad adattarla».

Lanciato il primo luglio 2023 da Cape Canaveral a bordo di un razzo Falcon 9 di SpaceX, Euclid promette da oggi uno sguardo rivoluzionario sugli ingredienti più misteriosi del cosmo, la materia e l’energia oscura, che secondo gli astronomi costituiscono circa il 95% della composizione dell’universo.

«La data di oggi è molto importante per Euclid non solo perché segna l’inizio della raccolta della gran mole di dati che, una volta analizzati, permetteranno di raggiungere gli obiettivi scientifici della missione», dice Elisabetta Tommasi, responsabile per l’Asi dell’accordo stipulato con i numerosi enti di ricerca italiani impegnati in Euclid. «L’inizio della survey significa anche che è stato appurato che satellite e strumenti sono perfettamente funzionanti e hanno le prestazioni attese, e che tutte le particolari e delicate calibrazioni necessarie a misure tanto precise sono state eseguite con successo. Queste attività hanno tenuto impegnato il team di Euclid da luglio a oggi, a volte con il fiato sospeso. Sono stati infatti riscontrati alcuni problemi, ora risolti, come ad esempio la necessità di un nuovo vincolo sull’orientamento del satellite, proprio quello che ha richiesto di ripianificare la survey».

 

Immagine in apertura: una porzione del cielo notturno che sarà osservata da Euclid. Crediti: Esa/Euclid/Euclid Consortium. Acknowledgement: Atg, CC BY-SA 3.0 IGO

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