Le attività spaziali sono fortemente caratterizzate da contenuti innovativi di alta tecnologia. I sistemi spaziali devono, infatti, garantire elevata affidabilità e capacità di affrontare le sfide di nuova frontiera assicurando interventi veloci e flessibili al punto tale da soddisfare le richieste di un’utenza sempre più in fermento ed evoluzione.
L’avvento della New Space Economy spinge, infatti, ad una competizione crescente nella realizzazione di soluzioni tecnologiche innovative e a basso costo con tempistiche di sviluppo sfidanti. Ed è, quindi, in questo contesto che i soggetti pubblici e privati sono spinti ad investire in tecnologie e servizi innovativi promuovendo le industrie territoriali ed il trasferimento tecnologico. L’Italia è uno dei pochi paesi al mondo che può vantare un tessuto industriale, per il comparto spaziale, che compete con i maggiori attori spaziali mondiali anche grazie al fondamentale ruolo del mondo accademico e della ricerca.
In questo panorama l’ASI svolge la cruciale attività di coordinamento di filiera allo scopo di armonizzare e pianificare lo sviluppo delle tecnologie spaziali del futuro e dei nuovi sistemi, e sottosistemi, di interesse del comparto nazionale, svolgendo anche il ruolo di rappresentanza ai board nazionali e internazionali di settore. Per contrastare efficacemente la fortissima competizione internazionale risulta, quindi, determinante la definizione di adeguati programmi di sviluppo tecnologico ed il supporto continuo alla crescita della conoscenza e delle competenze tecnologiche abilitanti (promuovendo logiche di technology push e mission pull), attraverso l’elaborazione di roadmap per orientare gli investimenti secondo linee di sviluppo sostenibili cogliendo anche le opportunità di finanziamento offerte da istituzioni europee quali l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), la Commissione Europea (EU), l’Agenzia Europea della Difesa (EDA).