Tito Stagno ha raccontato la notte magica del 20 luglio 1969 con il primo uomo sulla Luna

01 Febbraio 2022

di Paolo D'Angelo

A pochi giorni dal suo 92esimo compleanno se n’è andata la voce storica del primo sbarco sulla Luna. Decano dei giornalisti specializzati nella conquista dello Spazio, Tito Stagno ha raccontato la notte magica del 20 luglio 1969 con il primo uomo sulla Luna. Storica  l’incomprensione in diretta televisiva con il suo collega Ruggero Orlando in collegamento da Houston proprio nei momenti dell’allunaggio. “Ha toccato” disse Tito Stagno dagli studi RAI di Via Teulada a Roma. “No, qui mancano ancora dieci metri” ripose Ruggero Orlando dal centro spaziale della NASA a Houston Un “botta e risposta” tra due autorevoli voci giornalistiche del tempo che avevano un oceano di distanza. Una gag quasi comica che ci fece sorridere e che precedette ore di lunga e nervosa attesa prima di vedere le immagini, commentate da Tito Stagno, un uomo camminare sulla Luna.

Se ne va così un Maestro di giornalismo che sapeva spiegare con semplici parole un complesso avvenimento che ci ha visto tutti partecipi. Storico cronista della RAI nella sua carriera aveva incontrato e intervistato papi e presidenti, aveva anche condotto per diversi anni La Domenica Sportiva ma il suo nome rimarrà per sempre legato alla notte del primo sbarco sulla Luna. Insieme allo scienziato Enrico Medi e ai colleghi Andrea Barbato e Piero Forcella ci aveva accompagnato in una trasmissione durata 25 ore dove aveva raccontato passo passo quello che stava succedendo sul nostro satellite.

Anche il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Giorgio Saccoccia lo ha ricordato nel corso di una intervista all’ADN Kronos. “Ho un ricordo fortissimo di Tito Stagno, la notte dell’allunaggio, nel luglio 1969, avevo 6 anni ed ero già innamorato dello spazio. Mia madre ha la stessa età di Tito Stagno“, osserva Saccoccia. “Ho un solo rammarico: non essere riuscito a farmi una chiacchierata con lui. Più volte ho sfiorato l’opportunità di incontrarlo e scambiare due chiacchiere con lui ma non sono riuscito. L’ultima occasione sfiorata è stata la giornata nazionale dello spazio, avevamo invitato Tito Stagno alla celebrazione ma purtroppo lui non poteva” ricorda ancora Saccoccia.

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