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L’ASI partecipa alla European Space Conference
28 Gennaio @ 08:00 - 29 Gennaio @ 17:00

Il 28 e 29 gennaio a Bruxelles
Le prossime sfide che il settore spaziale europeo dovrà affrontare sono al centro della 17ª edizione della European Space Conference, evento di riferimento per il dibattito e le prospettive dell’ecosistema spaziale europeo, in programma a Bruxelles il 28 e 29 gennaio. Il tema dell’edizione 2025 è: "Consolidating Europe’s Space Ambition: Towards a Competitive, Secure, and Autonomous Future”.
L’agenda della conferenza si concentra su aree chiave come l’Osservazione della Terra, la navigazione e le telecomunicazioni, sottolineando l’importanza della cooperazione europea. Il commissario europeo per la difesa e lo spazio, Andrius Kubilius, e il direttore generale dell’ESA, Josef Aschbacher, hanno inaugurato l’evento con un punto stampa congiunto, evidenziando l'importanza di una visione comune per rafforzare il ruolo dell’Europa nel settore spaziale.
L’Agenzia Spaziale Italiana è partner ufficiale della conferenza e il presidente dell’ASI, Teodoro Valente, è intervenuto alla sessione intitolata: "A Conversation between Heads of National Agencies”, un panel, moderato da Hermann Ludwig Moeller, direttore dell’ESPI, che ha visto la partecipazione di Paul Bate, CEO della UK Space Agency, Juan Carlos Cortes, direttore della Spanish Space Agency, Walther Pelzer, direttore generale della DLR e Lionel Suchet, chairman e interim CEO del CNES.
Al centro dell’intervento di Valente, è emersa l’importanza strategica dell’esplorazione spaziale come motore di innovazione, sostenibilità e cooperazione internazionale. Valente ha sottolineato come l’Italia, forte di una lunga tradizione nel settore, sia impegnata a consolidare il proprio ruolo sia a livello globale, attraverso collaborazioni storiche con partner come la NASA, sia a livello europeo. Valente ha evidenziato l’importanza di bilanciare le priorità nazionali con la competizione e la cooperazione internazionale, citando come esempio rilevante il programma IRIDE, un’iniziativa d’eccellenza sviluppata in collaborazione con l’ESA, che rappresenta non solo un investimento strategico per l’Italia, ma anche un modello di come le competenze tecniche europee possano essere valorizzate e messe a sistema. L’industria italiana ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della costellazione.
«Oggi più che mai, il tema dell’esplorazione spaziale si impone come un settore cruciale, non solo per il progresso tecnologico, ma anche come driver di innovazione, di sostenibilità e di cooperazione internazionale - ha affermato Valente- l’Italia ha una lunga tradizione nell’esplorazione spaziale, un percorso che ci ha visto protagonisti al fianco di partner globali come la NASA. Dal 1997, con la firma dell’ASI-NASA Memorandum of Understanding, fino ai recenti contributi al programma Artemis, il nostro Paese ha dimostrato di possedere competenze di livello. L’Italia è fortemente coinvolta anche nelle attività promosse dall’ESA, che rimangono un pilastro della nostra strategia spaziale. Le aziende italiane contribuiscono attraverso l’ESA a programmi che rafforzano la posizione dell’Europa nel contesto globale. Per cogliere appieno queste opportunità, dobbiamo garantire che la nostra industria abbia gli strumenti necessari per competere su scala globale. Questo significa investire in programmi strategici, sostenere l’innovazione e facilitare l’accesso al mercato per le imprese del settore».

Da sinistra: Paul Bate, CEO della UK Space Agency, Juan Carlos Cortes, direttore della Spanish Space Agency, Walther Pelzer, direttore generale della DLR e Lionel Suchet, chairman e interim CEO del CNES e Teodoro Valente, presidente ASI